Condanna definitiva per il medico antichemio. I giudici della quarta sezione penale della Cassazione hanno confermato la pena di un anno e sei mesi di reclusione per omicidio...
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In appello il medico di base si era visto dimezzare la condanna di primo grado: era stato infatti assolto per il decesso di Anna Maria Tosin, di Caldogno, morta a soli cinquant'anni il 13 ottobre 2006 per un carcinoma alla mammella. I giudici veneziani avevano riconosciuto il fatto che la donna era già un malato terminale quando si è affidata alle sue cure.
Fino all'ultimo il dottor Rossaro ha contestato la tesi secondo cui le sue terapie di sollievo dal dolore avrebbero, con criterio di certezza scientifica, indirettamente indotto (inefficacia terapeutica) la progressione dello stato di malattia neoplastica di Cristian Trevisan e di Anna Maria Tosin. Rossaro ha ribadito di non aver mai assicurato nessuna guarigione ma di aver proposto unicamente terapie palliative, in grado di lenire il dolore.
Entrambe le vittime avevano abbandonato le cure tradizionali per seguire le terapie del medico padovano. La perizia disposta dalla Corte d'Appello aveva stabilito che il ritardato intervento chemioterapico su Trevisan ha effettivamente diminuito le sue chances di sopravvivenza e di guarigione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino