Rivoluzione Fvg sui tributi locali

Rivoluzione Fvg sui tributi locali
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COMMISSIONE
UDINE Proroga delle concessioni per la gestione degli impianti sportivi, contributi agli organizzatori di eventi legati allo sport; elezioni comunali spostate in autunno e sue due giorni, domenica e lunedì: sono questi i temi di peso contenuti negli articoli del disegno di legge Omnibus che ieri la V commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis, ha analizzato, dando per alcuni il via libera a maggioranza. Ascoltati sul testo anche i rappresentati del Consiglio delle Autonomie e dell'Anci, l'Associazione dei Comuni. A illustrare gli articoli di propria competenza, gli assessori Tiziana Gibelli Sport e Cultura e Pierpaolo Roberti, per le Autonomie locali. Per quanto riguarda l'articolo 129, di competenza di Gibelli, in esso si prevede di fissare al 30 aprile 2022 la scadenza di concessioni e convenzioni che riguardano gli impianti sportivi.

ANTICIPO
«È un anticipo di otto mesi rispetto a quel che era previsto nella legge 13 del 2020 ha spiegato l'assessore -, per evitare contenziosi». Si è astenuto solo il consigliere di Open Fvg, Furio Honsell, su un emendamento aggiuntivo all'articolo, nel quale «prevediamo lo spostamento di fondi dal capitolo cultura a quello dello sport, consentendo così lo scorrimento della graduatoria sui contributi per gli eventi». Sul punto ha convenuto il Pd, perché «avremmo chiesto di rifinanziare le manifestazioni sportive e questa norma in qualche modo ci anticipa», ha spiegato il consigliere Dem, Franco Iacop. Il voto della commissione riguardo gli articoli che coinvolgono le autonomie locali e facenti capo all'assessore Roberti saranno votati dalla commissione il 20 aprile, poiché ieri c'è stata solo la loro illustrazione e l'ascolto sul tema del Cal e dell'Anci. Il presidente del Cal, Antonio Di Bisceglie, ha sostenuto che «il Consiglio ritiene nel complesso utili gli articoli, sui quali formuliamo parere favorevole»; l'Anci, con il presidente Dorino Favot, si è detto «d'accordo sull'articolato».
TRIBUTI LOCALI

«Una mezza rivoluzione». È ciò che prospetta la nuova legge sui tributi locali che la Regione si appresta a scrivere e che ieri è stata illustrata nei suoi principi dall'assessore Roberti in V commissione. «A eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano ha detto l'assessore nessun'altra regione ha questa competenza», resa attiva da una recente valorizzazione dello Statuto di autonomia. «Potremo stabilire come fare entrare i soldi nelle nostre casse e nelle casse dei nostri Comuni ha proseguito -, una potestà che comporta una delicata mediazione tra interessi diversi: quello degli enti che hanno bisogno di fondi e quello delle categorie economiche che vorrebbero pagare il meno possibile, per esempio». A seguito dell'accordo Stato-Regione del febbraio 2019 e della successiva legge regionale 20 del 2020, il Fvg ora è autonomo nella possibilità di istituire nuovi tributi locali. Il principio della rivoluzione Roberti l'ha riassunto così: «La Regione deve garantire allo Stato un certo introito, i 92 milioni che oggi derivano dai tributi sui capannoni industriali. A Roma diciamo: dimmi quanto, sul come decidiamo noi».
A.L.
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Il Gazzettino