Rivoluzione Fvg sui tributi locali

Martedì 13 Aprile 2021
Rivoluzione Fvg sui tributi locali
COMMISSIONE
UDINE Proroga delle concessioni per la gestione degli impianti sportivi, contributi agli organizzatori di eventi legati allo sport; elezioni comunali spostate in autunno e sue due giorni, domenica e lunedì: sono questi i temi di peso contenuti negli articoli del disegno di legge Omnibus che ieri la V commissione consiliare, presieduta da Diego Bernardis, ha analizzato, dando per alcuni il via libera a maggioranza. Ascoltati sul testo anche i rappresentati del Consiglio delle Autonomie e dell'Anci, l'Associazione dei Comuni. A illustrare gli articoli di propria competenza, gli assessori Tiziana Gibelli Sport e Cultura e Pierpaolo Roberti, per le Autonomie locali. Per quanto riguarda l'articolo 129, di competenza di Gibelli, in esso si prevede di fissare al 30 aprile 2022 la scadenza di concessioni e convenzioni che riguardano gli impianti sportivi.
ANTICIPO
«È un anticipo di otto mesi rispetto a quel che era previsto nella legge 13 del 2020 ha spiegato l'assessore -, per evitare contenziosi». Si è astenuto solo il consigliere di Open Fvg, Furio Honsell, su un emendamento aggiuntivo all'articolo, nel quale «prevediamo lo spostamento di fondi dal capitolo cultura a quello dello sport, consentendo così lo scorrimento della graduatoria sui contributi per gli eventi». Sul punto ha convenuto il Pd, perché «avremmo chiesto di rifinanziare le manifestazioni sportive e questa norma in qualche modo ci anticipa», ha spiegato il consigliere Dem, Franco Iacop. Il voto della commissione riguardo gli articoli che coinvolgono le autonomie locali e facenti capo all'assessore Roberti saranno votati dalla commissione il 20 aprile, poiché ieri c'è stata solo la loro illustrazione e l'ascolto sul tema del Cal e dell'Anci. Il presidente del Cal, Antonio Di Bisceglie, ha sostenuto che «il Consiglio ritiene nel complesso utili gli articoli, sui quali formuliamo parere favorevole»; l'Anci, con il presidente Dorino Favot, si è detto «d'accordo sull'articolato».
TRIBUTI LOCALI
«Una mezza rivoluzione». È ciò che prospetta la nuova legge sui tributi locali che la Regione si appresta a scrivere e che ieri è stata illustrata nei suoi principi dall'assessore Roberti in V commissione. «A eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano ha detto l'assessore nessun'altra regione ha questa competenza», resa attiva da una recente valorizzazione dello Statuto di autonomia. «Potremo stabilire come fare entrare i soldi nelle nostre casse e nelle casse dei nostri Comuni ha proseguito -, una potestà che comporta una delicata mediazione tra interessi diversi: quello degli enti che hanno bisogno di fondi e quello delle categorie economiche che vorrebbero pagare il meno possibile, per esempio». A seguito dell'accordo Stato-Regione del febbraio 2019 e della successiva legge regionale 20 del 2020, il Fvg ora è autonomo nella possibilità di istituire nuovi tributi locali. Il principio della rivoluzione Roberti l'ha riassunto così: «La Regione deve garantire allo Stato un certo introito, i 92 milioni che oggi derivano dai tributi sui capannoni industriali. A Roma diciamo: dimmi quanto, sul come decidiamo noi».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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