Ritorno in classe senza affollamenti «Qualche autobus viaggiava vuoto»

Ritorno in classe senza affollamenti «Qualche autobus viaggiava vuoto»
IL PIANOVENEZIA Ritorno in classe, dopo oltre due mesi di dad, ieri per gli studenti veneti con un piano dei trasporti che non ha creato particolari problemi di sovraffollamento....

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IL PIANO
VENEZIA Ritorno in classe, dopo oltre due mesi di dad, ieri per gli studenti veneti con un piano dei trasporti che non ha creato particolari problemi di sovraffollamento. «Anzi - ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia - c'è stato qualche autobus che circolava quasi vuoto. Forse il servizio in alcune zone è stato sovrastimato». Solo nella terraferma veneziana c'è stato qualche particolare disagio per le corse a rilento a causa di una specie di sciopero bianco nell'azienda dei trasporti Actv: i dipendenti si sono attenuti scrupolosamente alle regole di servizio, anche per dimostrare, come sostengono i sindacati, che la nuova organizzazione del lavoro imposta dall'azienda è impossibile da applicare nella pratica.

Ma nel complesso il sistema del trasporto, con i rinforzi decisi per gli studenti e il ritorno degli steward alle fermate, ha funzionato. Per tutto il mese di aprile gli studenti fino alla terza media continueranno dunque ad andare a scuola, mentre alle superiori le lezioni saranno metà in presenza e metà con la didattica a distanza.
LA RICHIESTA

Intanto i consiglieri regionali Elisa Venturini e Alberto Bozza (FI) hanno presentato una interrogazione al governatore Zaia per chiedere che si faccia parte attiva con il Governo per trovare una soluzione definitiva al problema degli abbonamenti. «Fin da subito sottolineano i consiglieri - abbiamo chiesto che gli abbonamenti già pagati dai ragazzi ma non utilizzati potessero essere recuperati dalle famiglie, e in effetti così è stato, visto che la prima soluzione trovata è stata quella di accordare una proroga degli abbonamenti e voucher. Poi, però, in autunno l'anno scolastico ha ripreso a singhiozzo con lunghi periodi di didattica a distanza e gli abbonamenti prorogati sono diventati inutilizzabili. Ora è necessario che le famiglie abbiano chiarezza su questo punto perché con le lezioni in presenza sarebbe utile poter usare finalmente questi abbonamenti». «In questo periodo così complicato hanno aggiunto Venturini e Bozza è giusto aiutare le famiglie. Serve che lo Stato intervenga con una norma che dia la copertura per rendere utilizzabili gli abbonamenti e voucher già pagati e nella prossima Conferenza Stato-Regioni deve essere sollecitata la questione. La Regione del Veneto deve continuare ad essere a fianco delle famiglie e dei ragazzi».
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Il Gazzettino