Ritorna "Cantine aperte" con sessantacinque brindisi

Ritorna "Cantine aperte" con sessantacinque brindisi
UDINE - Nove nel Pordenonese, una a Trieste, 18 nel Goriziano e 37 nell'Udinese. Sono 65 le realtà che hanno aderito all'edizione 2015 (la numero 23) di "Cantine aperte", evento...

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UDINE - Nove nel Pordenonese, una a Trieste, 18 nel Goriziano e 37 nell'Udinese. Sono 65 le realtà che hanno aderito all'edizione 2015 (la numero 23) di "Cantine aperte", evento di carattere nazionale organizzato dal Movimento Turismo del vino Fvg in programma nel fine settimana, presentato ieri nella sede della Regione a Udine alla presenza della presidente Debora Serracchiani e del vice presidente Sergio Bolzonello, sino a pochi giorni fa titolare anche del referato all'Agricoltura.

«Cantine aperte - non ha mancato di sottolineare Bolzonello - rappresenta uno degli asset che abbiamo iniziare a coltivare, un asset che rientra nella strategia turistica che ci siamo dati». E si è poi soffermato sul disegno di legge promosso dal consigliere regionale Vittorino Boem con il quale si darà avvio ad un unico sistema per Strade del vino e dei sapori, «che diventerà un Club di prodotto, strumento che ha lo scopo di aggregare, qualificare e promuovere l'offerta turistica secondo le esigenze di mercato».
Beneaugurante per "Cantine aperte" suona sicuramente, nel frattempo, il successo di Tiare 2014, il Sauvignon di Roberto Snidarcig dell'omonima azienda di Dolegna del Collio, che si è aggiudicato la Medaglia d'oro alla 6. edizione del Concours Mondial du Sauvignon, svoltosi a Buttrio, "bissando" l'impresa dello scorso anno.
Intanto i Comuni di Attimis, Buttrio, Capriva, Cividale, Cormons, Corno di Rosazzo, Dolegna, Faedis, Nimis, Povoletto, Prepotto, San Floriano e Torreano hanno siglato ieri a Buttrio un accordo con la Regione per lo studio e lo svolgimento di attività connesse alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale al fine della tutela del paesaggio vitivinicolo, in particolare degli ambiti paesaggistici del Collio goriziano e delle colline di Buttrio e Rosazzo e delle colline di Faedis. È il terzo accordo di questo genere (il primo ha interessato i territori della Carnia, il secondo alcuni comuni del pordenonese) che consente una stretta collaborazione tra la Regione e gli enti locali per l'analisi puntuale del territorio e la condivisione delle conoscenze utili a sviluppare, in questo caso, un piano di riconoscimento e tutela del paesaggio vitivinicolo. Capofila del progetto di attuazione dell'accordo è il Comune di Buttrio.

Santoro ha confermato che «il percorso di condivisione del Piano Paesaggistico è ormai avviato con il coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino