«Ricostruzione dei Serrai: un simbolo»

«Ricostruzione dei Serrai: un simbolo»
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L'OBIETTIVO
BELLUNO Non poteva non esserci ieri a Roma il ricordo di quanto accaduto il 29 ottobre scorso, anche in un momento di festa come quello per i 10 anni di Dolomiti Unesco. Un disastro che ha stravolto le bellezze dolomitiche a cominciare dai Serrai di Sottoguda, in comune di Rocca. Un luogo, oggi completamente inagibile. «La gola dei Serrai - affermano dalla Fondazione è un luogo di eccellenza paesaggistica, emblema del Patrimonio, ai piedi della Marmolada». Ma ci vogliono dagli 8 ai 9 milioni di euro per sistemarlo. Da qui l'idea di una raccolta fondi coordinato dalla Fondazione Dolomiti Unesco #SOSerrai: 1 milione per i Serrai!. «L'obiettivo - ha detto ieri Marcella Morandini, direttore della Fondazione Dolomiti Unesco - è la ricostruzione dei Serrai di Sottoguda per non dimenticare quello che è successo a ottobre, anche in un momento di festa. Come è noto le Dolomiti sono state interessate in maniera molto democratica, trasversale, dagli affetti devastanti della tempesta, che viene oggi comunemente chiamata Vaia e che ha devastato milioni di metri cubi di bosco. Il 26 giugno a Cortina sarà l'occasione per raccontare alcuni di tanti porgetti che sono in essere come la ricostruzione dei Serrai. Un'idea del presidente, ovvero quella di riflettere sull'importanza di individuare un progetto comune dove concentrare gli sforzi. L'idea di fare la progettazione dei nuovi Serrai è anche una buona pratica per l'adattamento al cambiamento climatico».

Infine la lotta allo spopolamento delle belle Dolomiti. «Quella del 26 giugno - ha concluso la Morandini - vuole essere una grande festa dedicata alle comunità: non esiste patrimonio mondiale senza le comunità che lo hanno abitato, lo abitano e lo abiteranno. A Cortina faremo una riflessione, con coinvolgimento delle generazioni più giovani a cui dovremo consegnare il testimone nell'importanza di rimanere a abitare la montagna».
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Il Gazzettino