Ricorsi respinti, parcheggio allo Iov

Ricorsi respinti, parcheggio allo Iov
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LA CONTROVERSIA

PADOVA In ballo c'è una maxi-area per realizzare 263 posti auto a servizio dell'Istituto oncologico veneto. Il super-parcheggio, ostacolato dai residenti confinanti con l'ospedale Busonera, potrebbe diventare presto realtà. Con tre differenti sentenze pubblicate il 13 ottobre il Tar del Veneto ha dichiarato inammissibili - e altresì respinto nel merito - altrettanti ricorsi presentati da alcuni cittadini, le cui abitazioni si affacciano sul parco dello Iov. Tali sentenze sono state emesse anche alla luce della pronuncia del Consiglio di Stato del 9 febbraio scorso, già favorevole alla posizione dell'Istituto. Come si legge in una delle sentenze, la n. 918/2017, «i ricorrenti affermano di agire a tutela dell'esclusivo e spettacolare affaccio che si gode sul parco dalle loro abitazioni che viene leso dalla trasformazione del medesimo e sostengono che l'intervento consentito dagli atti impugnati è pertanto idoneo a incidere negativamente sul valore economico degli appartamenti». Tali asserzioni sottolinea, invece, il giudice non trovano riscontro nell'azione amministrativa dell'Istituto e, secondo la sentenza pronunciata dal Tar, risultano prive di fondamento. Le tre sentenze del Tar del Veneto che condannano i ricorrenti al rimborso delle spese di lite a favore dello Iov - portano così a conclusione la vicenda e confermano l'assoluta correttezza dell'azione amministrativa dell'Istituto. «Va precisato che lo stesso Istituto, peraltro, a fronte della prima pronuncia cautelare del Tar del Veneto, in data 12 ottobre 2016, nelle more delle decisioni dei seguenti gradi di giudizio, in via del tutto prudenziale aveva già autonomamente sospeso - si legge in una nota - il completamento dei lavori di sistemazione del parcheggio». Esprime, dunque, soddisfazione per l'esito dei giudizi il direttore generale dell'Istituto oncologico, Patrizia Simionato: «Le pronunce che rigettano tutte le doglianze sollevate da parte dei ricorrenti hanno avallato l'azione amministrativa nel tempo posta in essere dallo Iov, diretta a riqualificare l'area e a realizzare positivi interventi in favore degli utenti. La conferma da parte del Tribunale amministrativo regionale e del Consiglio di Stato della correttezza delle procedure amministrative adottate dallo Iov, tutte ispirate al perseguimento dell'interesse pubblico, costituisce motivo di gratificazione per il quotidiano impegno profuso dall'Istituto per il bene dei pazienti e delle loro famiglie e una spinta ulteriore per continuare speditamente nei lavori di miglioria». Era il 2015 quando 62 condomini, proprietari degli appartamenti nel complesso Magnolie Nord formato dal condominio il Faggio e l'Acacia di via Nazareth 27 e 29, ricevettero la poco lieta novella che il loro bel giardino di 1.675 metri quadrati confinante con il parco dell'Istituto Oncologico del Veneto, era oggetto di esproprio. Ne nacque un tenace braccio di ferro, a colpi di carte bollate. L'ultimo match quindi si è concluso a favore dell'ospedale. «Continueremo ad impegnarci al fine di fornire a tutti i pazienti e agli utenti della struttura un luogo sempre più idoneo per il trattamento delle patologie che li affliggono, funzionale sia alle esigenze di conforto e ristoro estetico, grazie - conclude Simionato - al verde diffuso, sia ad un più agevole parcheggio per accedere ai servizi sanitari e ciò in nome della politica dell'Istituto tesa a favorire l'umanizzazione dei corsi di cura».

Federica Cappellato
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Il Gazzettino