RICORDO ROVIGO La dottoressa Antonella Andreotti, scomparsa prematuramente lo

RICORDO ROVIGO La dottoressa Antonella Andreotti, scomparsa prematuramente lo
RICORDOROVIGO La dottoressa Antonella Andreotti, scomparsa prematuramente lo scorso 17 marzo, è stata in qualche modo presente all'ultimo Congresso congiunto delle Società...

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RICORDO
ROVIGO La dottoressa Antonella Andreotti, scomparsa prematuramente lo scorso 17 marzo, è stata in qualche modo presente all'ultimo Congresso congiunto delle Società scientifiche italiane di chirurgia che si è tenuto a Roma dal 14 al 18 ottobre. Nel corso dell'importante appuntamento, infatti, la Società italiana chirurgia endoscopica e nuove tecnologie (Sice) ha voluto intitolare al noto e apprezzato chirurgo dell'ospedale di Rovigo, le borse di studio consegnate ai sei vincitori selezionati per la Eaes champions 2018, l'appuntamento della European association for endoscopic surgery and other interventional techniques.

LA CERIMONIA

«Grande emozione alla consegna dei premi da parte dei famigliari e amici della dottoressa Andreotti a nome di Sice», è stato il commento apparso sulla pagina della Società di chirurgia, della quale la dottoressa Andreotti era entrata a far parte e il cui presidente eletto è il dottor Ferdinando Agresta, che ha lavorato a fianco di Andreotti, essendo il direttore dell'unità operativa complessa di chirurgia generale di Adria e Trecenta. «Antonella - l'ha ricordata quando ha annunciato l'iniziativa delle borse di studio intitolate alla sua memoria - è stata non solo una grande donna, ma anche una grande professionista. Attenta e sensibile all'umanità di ogni singolo paziente, ma sopratutto sempre pronta a recepire le novità. Attratta dalla chirurgia laparoscopica, l'ha fatta sua non accontentandosi di quello già imparato, ma pronta a quel continuo evolversi anche tecnologico della nostra professione. L'ha introdotta e potenziata a Rovigo, ma ha anche costantemente cercato di migliorarsi, perfezionandosi con l'umiltà del confronto con gli altri colleghi italiani e stranieri. I risultati sono stati più che tangibili, tanto che le è stato chiesto di candidarsi al consiglio direttivo della Sice a settembre dell'anno scorso a Milano, ove è stata eletta. Ha poi continuato, nonostante il suo stato di salute, a offrire la propria partecipazione ed entusiasmo. Da qui l'idea, insieme ai familiari, di ricordarla con una borsa di studio».
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Il Gazzettino