Reynaldo Hahn a Venezia, il musicista amico di Proust

Reynaldo Hahn a Venezia, il musicista amico di Proust
LA STORIANotte di settembre del 1906, un canale a Santa Maria Formosa, un pianoforte su una barca. Il cantante canta barcarole in dialetto ed è affascinante al punto che i...

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LA STORIA
Notte di settembre del 1906, un canale a Santa Maria Formosa, un pianoforte su una barca. Il cantante canta barcarole in dialetto ed è affascinante al punto che i veneziani che passano, si fermano affollando i ponti, esplodendo in un invito, come cartucce: Ancora, ancora. Tanto tripudio va a Reynaldo Hahn, venezuelano, naturalizzato francese musicista, compositore, fotografo, cognato di Raimondo de Madrazo, zio di Mariano Fortuny che nel 1901 ebbe modo anche (come Beethoven del resto) di sistemare una sua composizione della mitica Marieta in gondoleta, allora cantata in tutta Europa.

Questa storia, ma decine di molte altre appaiono nella filigrana delle piccola mostra che si può vedere al Palazzetto Bru Zane a Venezia fino al 31 ottobre da lunedì al sabato (14,30-18.30 ingresso gratuito, San Polo 2386); una vera pepita d'arte che narra con foto inedite la storia di Venezia a cavallo tra 800 e 900 come vissuta da Reynaldo Hahn, Marcel Proust (di cui fu intimo amico) e Mariano Fortuny, che Proust collocherà col suo vero nome nel romanzo Recherche.
LA VENEZIA DELL'OTTOCENTO
A raccontare del pianoforte sulla barca, uso non insolito all'epoca è la mostra attraverso la testimonianza di Henri de Régnier (nel suo libro L'Altana narra di questo incontro), uno dei fondatori del simbolismo francese marito di marito di Marie Louise Antoniette de Hérédia, scrittrice conosciuta con lo pseudonimo maschile di Gérard d'Houville, amante di D'Annunzio. Negli scatti del giovane fotoreporter ante litteram Reynaldo Hahn (ebreo, volontario nella prima guerra mondiale, fuggito dai nazisti per poi tornare come direttore dell'Opera di Parigi) c'è la storia di una città e dei suoi personaggi, strepitosi clic che mostrano una città fini agli anni Venti - spesso vuota, gondolieri che approdano a rive senza un filo di alghe, peoci o incrostazioni. E si possono vedere oggetti belli come gioielli, da un micro quadro di Fortuny con un roditore, ad una lettera grande come un tovagliolo di D'Annunzio, vecchie lastre fotografiche, il libro-bibbia dei giovani artisti di John Ruskin. Un anteprima da non perdere, in attesa del festival d'autunno dedicato al compositore Hahn dal 21 settembre al 26 ottobre.

Adriano Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino