PALAZZO MORONIPADOVA Al via tra qualche disagio l'anno scolastico anche per palazzo Moroni. Il Comune è, infatti, proprietario di una sessantina di edifici che accolgono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA Al via tra qualche disagio l'anno scolastico anche per palazzo Moroni. Il Comune è, infatti, proprietario di una sessantina di edifici che accolgono altrettante scuole primarie e di una ventina di stabili che sono la sede di altrettante scuole medie. Non solo. In capo all'amministrazione Giordani ci sono anche 17 asili nido e di 10 scuole materne.
Nidi e materne che domenica sera hanno dovuto fare i conti con il temporale che si è abbattuto sull'area ovest della città. A farne le spese sono stati il nido Colibrì e la materna Peter Pan di Chiesanuova.
«Purtroppo la forte pioggia e la grandine - spiega l'assessore alla Scuola Cristina Piva - hanno determinato delle infiltrazioni che hanno allagato alcuni locali delle due strutture. Lunedì mattina, così i bambini sono stati trasferiti alla scuola Gozzi che si trova lì vicino. Per fortuna nel pomeriggio è stato tutto ripristinato e i bambini sono tornati nelle loro classi».
Nei giorni scorsi Piva ha fatto sopraluoghi nelle scuole interessate dai cantieri. «I lavori sono praticamente finiti ovunque - prosegue l'assessore - Deve solo essere conclusa la tinteggiatura esterna della media Levi Civita di via Basilicata».
Inizieranno invece entro la fine del mese i lavori di restauro dell'edificio in via Agnusdei, che ospita la scuola primaria Ardigò e la secondaria di primo grado Mameli. Un'operazione che comporta il trasferimento dei ragazzi delle medie al centro parrocchiale di Madonna Pellegrina, dove rimarranno fino alla fine dell'anno scolastico. E, proprio ieri, sempre Piva, ha fatto approvare in giunta la delibera che metterà a disposizione degli studenti un bus navetta che li accompagnerà nella nuova sede. Il nuovo servizio terminerà a giugno del'anno prossimo, e verrà svolto da Busitalia che metterà a disposizione due mezzi.
La navetta partirà dal deposito di via Rismondo, toccherà il Portello, la zona ospedale per poi raggiungere Madonna Pellegrina. Sono previste due fermate: in via Ognissanti e in via Falloppio. Costo dell'operazione 60 mila euro, a carico del Comune.
Ieri intanto il sindaco Sergio Giordani e l'assessore alla Scuola hanno voluto mandare il loro saluto alle migliaia di bambini e ragazzi che oggi torneranno in classe.
« Ogni inizio è sempre l'avvio di una nuova avventura che vi troverà alla fine più grandi e più consapevoli all'interno di questa comunità, porta d'ingresso della vita sociale e di relazione. Ricorre quest'anno il trentennale della convenzione dell'Onu per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - hanno spiegato Giordani e Piva - È un impegno importante che il mondo adulto ha preso nei vostri confronti, garantendovi una particolare protezione per permettervi di crescere in condizioni di sicurezza, libertà e dignità».
«La vostra esperienza scolastica vi sta preparando ad essere la generazione che sostituirà quella attuale, e questo vi impegna ad essere preparati e responsabili hanno detto - Sarà infatti nelle vostre mani la possibilità di continuare sulla strada del progresso e dei diritti, ma avrete soprattutto la possibilità di rimediare a tanti errori commessi dalle generazioni precedenti. Pensate solo alla tutela dell'ambiente: è sotto agli occhi di tutti l'effetto devastante dei cambiamenti climatici dovuta alla mancata cura del bene prezioso che ci è stato affidato. La salute del nostro pianeta, i fenomeni naturali violenti, lo spreco delle risorse, soprattutto alimentari, l'uso poco consapevole delle ricchezze naturali, sono i temi che incontrano l'interesse di molti di voi. È infatti una vostra coetanea, Greta Thumberg, che chiede al mondo degli adulti di lavorare per questo pianeta, perché non c'è più tempo da perdere se vogliamo che la nostra casa comune possa continuare a essere un luogo ospitale».
Al.Rod.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino