«Facciamo bene in Italia a proseguire la sperimentazione con i vaccini Sputnik e Reithera, possono essere un'alternativa preziosa». Non ha dubbi Roberto Cauda ordinario di...
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AstraZeneca, Johnson and Johnson, Sputnik e Reithera sono più pericolosi di Moderna e Pfizer? Sembra che le scelte che stanno prendendo diversi Paesi suggeriscano questo
«Certo il rischio 0 non esiste. Ma i dati ci dicono ad esempio che su vaccini come AstraZeneca le gravi complicazioni sono bassissime. Attualmente rarissimi eventi di trombosi specifiche sono stati segnalati a seguito della vaccinazione con le dosi di AstraZeneca e J&J, ma anche gli altri vaccini come Pfizer o Moderna comportano il rischio di eventi collaterali. Così come accade per tutti i farmaci ed anche per lo stesso vaccino contro l'influenza stagionale»
Allora qual è il problema con i vaccini con la tecnologia che si fonda sul vettore virale?
«Penso che molte scelte siano dettate dalla prudenza. Ancora non c'è un quadro complessivo. Tuttavia dagli ultimi studi sembrerebbe emergere che per gli over 60 i farmaci che si fondano sul vettore virale non diano problemi mentre al di sotto di questa fascia d'età fornirebbero maggiori garanzie Pfizer e Moderna (mRNA). Ebbene siccome in Europa si andrà a breve verso la vaccinazione completa di chi è oltre i 60 anni capisco che per gli under 60 si vogliano utilizzare i vaccini con tecnologia mRNA. Questo non significa una bocciatura per prodotti come AstraZeneca. È opportuno precisarlo».
Il suo suggerimento è quindi quello di vaccinarsi senza eccessive preoccupazioni ?
«È sui grandissimi numeri che si vede l'efficacia del vaccino sul campo, così come l'evenienza di eventi collaterali. Tuttavia, come sottolineato anche da uno studio recente sul British Medical Journal, un rischio pari ad un caso di evento avverso su un milione - percentuali simili ai casi segnalati per i vaccini Covid - è un rischio considerato trascurabile. In Italia abbiamo ancora circa 400 morti al giorno per Covid, mentre il rischio di eventi gravi dai vaccini è bassissimo».
Cosa pensa della sperimentazione in Italia di Sputnik e Reithera?
«Ogni vaccino, anche se di base impiega la stessa tecnologia, come Sputnik, Reithera, AstraZeneca e Johnson and Johnson che si fondano sul vettore virale, ha poi le su specificità. Delle sue caratteristiche particolari che vanno studiate proprio per essere utilizzate al meglio o anche migliorate. Quindi è ottima la scelta del nostro Paese di continuare la sperimentazione su Sputnik e Reithera proprio perché potrebbero essere anche loro utilissimi per sconfiggere la pandemia».
Giuseppe Scarpa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino