Rapina la madre, va a San Patrignano

Rapina la madre, va a San Patrignano
Quando è uscito dall'aula, dopo la sentenza, accompagnato dagli agenti della Polizia penitenziaria, ha sorriso guardando i genitori che lo aspettavano fuori e che hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quando è uscito dall'aula, dopo la sentenza, accompagnato dagli agenti della Polizia penitenziaria, ha sorriso guardando i genitori che lo aspettavano fuori e che hanno ricambiato il sorriso. Un piccolo istante di dolcezza familiare in una vicenda purtroppo venata da molti momenti amari. Tutto per colpa della droga e di una dipendenza contro la quale un 25enne, già seguito dal Serd dell'Ulss 18 e, fra l'altro, già noto anche alle forze dell'ordine, sta lottando da tempo con alterne fortune. Tanto che, lo scorso 30 ottobre, è finito in carcere con l'accusa di rapina impropria. Ieri Andrea Caporossi è comparso di fronte al giudice Valentina Verduci per la prosecuzione della direttissima, dopo che il suo avvocato di fiducia, Andrea Braccioli, aveva chiesto che venisse giudicato con rito abbreviato. E la sentenza, a fronte di un'ipotesi di reato così grave, anche se in un contesto molto particolare, è stata decisamente mite: 10 mesi e 20 giorni. Con l'affidamento alla comunità di San Patrignano.

Il giovane era finito in manette al termine di un doloroso litigio in famiglia causato da una sua richiesta di soldi per comprarsi la droga, rivolta con toni duri e aggressivi alla madre. Che ha avuto una risposta altrettanto dura da parte dei suoi genitori. La donna si era nascosta una banconota da 50 euro nel reggiseno per impedire che il ragazzo, studente e con la passione per la musica, la prendesse per acquistarsi nuova droga, ma questo, in modo brusco, ha allungato le mani, spintonandola e afferrando i soldi. Le grida della madre hanno richiamato il padre che, per far fronte alla situazione, ha chiamato il 113. La richiesta di aiuto per una lite familiare ha messo in moto una pattuglia della Squadra volanti che si è trovata di fronte ad un quadro decisamente particolare. I due genitori, infatti, da un lato non avevano alcuna intenzione dii denunciare il figlio, dall'altro non intendevano nemmeno che questo suo ennesimo gesto sopra le righe scivolasse via come se nulla fosse. A fronte di una simile situazione era scattato l'arresto in flagranza di reato per rapina ed il 25enne era stato poi finito in carcere, dove è rimasto fino a ieri.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino