Raffaella Ianuale Il primo aprile scorso sono andati a prelevarlo all'asilo. Non era un pesce d'aprile, era tutto terribilmente...
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Il primo aprile scorso sono andati a prelevarlo all'asilo. Non era un pesce d'aprile, era tutto terribilmente vero. I servizi sociali hanno preso il bambino e lo hanno dato in affido ad una famiglia. Su ordine del Tribunale dei minori di Venezia a causa della tossicodipendenza della mamma. Ma in questa storia c'è anche una giovane nonna che si è sempre presa cura del nipotino consapevole dei gravi problemi della figlia. Da quel giorno non ha più visto il piccolo, che una settimana fa ha compiuto cinque anni. Avrebbe voluto che fosse affidato a lei: ha 55 anni, un marito più giovane, una casa dove accoglierlo e una buona situazione economica. Ma il Tribunale ha stabilito di dare in affido il minore «al servizio sociale per un collocamento in idoneo ambiente eterofamiliare»: così sta scritto nel decreto firmato dal presidente e da tre giudici.
«Mi strazia l'idea che il mio cucciolo possa pensare che l'abbiamo abbandonato - dice la nonna - sono passati più di cinque mesi e non l'ho più visto. Ho parlato con lui un paio di volte al telefono, la prima abbiamo chiacchierato un po', ma già la seconda quasi non parlava».
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Il Gazzettino