LA PROTESTAUDINE L'indignazione si è diffusa martedì sera, quando qualcuno ha scoperto che tra gli emendamenti della legge Omnibus, in discussione in Regione, ce n'era uno che...
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UDINE L'indignazione si è diffusa martedì sera, quando qualcuno ha scoperto che tra gli emendamenti della legge Omnibus, in discussione in Regione, ce n'era uno che permetterà di bypassare, nella scelta dell'11° assessore, la rappresentanza di genere. Il testo è stato subito soprannominato emendamento Fontanini e ha scatenato la reazione dell'opposizione udinese, in particolare del Pd che in fretta e furia ha organizzato, per ieri sera, un presidio a Trieste e soprattutto a Udine, sotto Palazzo D'Aronco, cui hanno aderito anche Prima Udine e M5S. Il Pd valuterà anche se ci sono gli estremi per sollevare l'incostituzionalità della norma. Il sindaco Pietro Fontanini aveva annunciato che avrebbe nominato l'11° assessore; solo che, nei calcoli della maggioranza udinese, per quel posto si pensava ad un uomo. Invece è emerso che, a norma di legge, il componente in più avrebbe dovuto essere una donna, per rispettare le quote di genere, una scoperta che ha ingarbugliato l'operazione politica. A semplificarla, è arrivato l'emendamento che verrà discusso oggi in consiglio regionale e che escluderebbe esplicitamente il nuovo componente della giunta dal computo della rappresentanza di genere.
LE REAZIONI
Siamo pronti alla battaglia. Noi non staremo zitti e non lasceremo correre ha detto la consigliera comunale del Pd, Cinzia Del Torre. Secondo me, ci sono profili di incostituzionalità ha continuato -, perché se è vero che il Fvg, in quanto Regione speciale, forse può derogare alla legge Del Rio (che stabilisce il 40% di quote, ndr), è vero anche che prima ancora di quella legge, la giurisprudenza costituzionalmente orientata aveva stabilito quel livello di equilibrio, e di sicuro non si può derogare alla Costituzione. Se l'emendamento verrà approvato, valuteremo la possibilità di impugnare la nomina dell'assessore davanti al Tar e fino alla Corte Costituzionale. Attenzione, però ha detto -: se dovessimo aver ragione in giudizio, non sarà annullato solo l'ultimo assessore, ma l'intera giunta. Dal punto di vista politico, invece, Del Torre rileva un'evidente e grave fragilità del sindaco e della maggioranza che hanno bisogno di una norma ad personam per tenere buoni gli equilibri. A cosa gli serve l'11° assessore? Non c'è un'emergenza, è chiaro che gli serve una poltrona per problemi di stabilità politica. Inoltre, Fontanini è recidivo, dovette modificare la composizione anche in giunta provinciale perché non rispettava le quote rosa: la rappresentanza di genere non è proprio nelle sue corde. Mi stupisce che le donne in maggioranza non dicano nulla e mi auguro che stavolta intervengano. Il consigliere del Pd, Enzo Martines, parla di maledizione delle quote rosa che colpisce Fontanini: E' un fatto politicamente scandaloso, incivile e antidemocratico: se la legge è impostata in questo modo, non si possono cambiare le regole perché non piace. E La deputata Pd Debora Serracchiani: Purtroppo oggi la Lega usa lo Statuto speciale per calpestare i diritti delle donne. In questo caso, poi, abbiamo la saldatura tra maschilismo e interesse di parte.
Alessia Pilotto
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Il Gazzettino