Quattro personaggi manca un po' l'autore

Quattro personaggi manca un po' l'autore
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Spesso il cinema francese riesce a trasformare l'acqua di colonia in Chanel numero cinque. Questa volta la magia non riesce e il risultato, seppure rimanga di livello accettabile, appare sciapo. Ispirato a una commedia mai messa in scena di Daniel Cohen, il film mette sul piatto quattro personaggi senza sfumature di sorta, quasi delle maschere: Léa, buona e bella, felice ed invidiata, il marito infelice e invidioso come l'amica della moglie, petulante e rosa dalla gelosia del successo di Léa, e il di lei marito, un po' tordo anche se non privo di cultura. Non si pretende un complesso sviluppo psicologico dei personaggi in una commedia leggera, ma nemmeno l'immobilità e le prevedibilità. Le incongruenze dell'ordito e la non plausibilità del successo di Léa e del suo rapporto con un marito macho e un'amica invidiosa, si possono giustificare perché permane il tono di favola cattiva sulle dinamiche che spesso regolano i rapporti umani: l'incapacità di molti di accettare che altri siano felici e capaci di mettere a frutto i propri talenti. Il film è in definitiva molliccio come l'île flottante, il dessert che Léa riuscirà alla fine a ordinare.

Giuseppe Ghigi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino