Quarto bando regionale di ristori alle piccole imprese. Le risorse messe a disposizione

Quarto bando regionale di ristori alle piccole imprese. Le risorse messe a disposizione
Quarto bando regionale di ristori alle piccole imprese. Le risorse messe a disposizione - ha spiegato ieri l'assessore Sergio Bini - ammontano a 7 milioni di euro. Il nuovo bando...

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Quarto bando regionale di ristori alle piccole imprese. Le risorse messe a disposizione - ha spiegato ieri l'assessore Sergio Bini - ammontano a 7 milioni di euro. Il nuovo bando include nuovi codici Ateco che vanno ad ampliare le filiere già oggetto di ristoro nel precedente riparto. Si tratta di particolari attività del settore commercio al dettaglio, all'ingrosso e ambulante, agenti e rappresentanti di commercio (da 500 a 1.000 euro); fabbricazione e lavori di costruzione (700 euro); eventi, spettacoli ed editoria (da 1.200 a 3.000 euro); filiera ho.re.ca (da 1.400 a 3.000 euro); settore pubblicità (700 euro); sport (1.200 euro); trasporto persone (1.000 euro); servizi alla persona (1.200 euro). Vi rientrano, a titolo esemplificativo, il commercio all'ingrosso di libri o giocattoli, le lavanderie industriali, i grafici, i corsi di danza, le autoscuole, barbieri, parrucchieri e istituti di bellezza. I richiedenti dovranno dimostrare di aver subito una perdita di fatturato uguale o superiore al 30 per cento. Si è poi deciso di estendere l'accesso al ristoro anche alle nuove attività avviate dopo il primo gennaio 2020 e attive alla presentazione della domanda, comprese sia nei vecchi che nei nuovi codici Ateco. In questo caso, non è necessario autocertificare una perdita di fatturato ai fini dell'ammissione al contributo. Infine, per tutti i codici Ateco vecchi e nuovi, il canale contributivo viene aperto anche ai lavoratori autonomi (indipendentemente dalla data di avvio dell'attività), titolari di partita Iva con domicilio fiscale in Fvg. A loro è riconosciuto un ristoro unico pari a 700 euro. I ristori, a fondo perduto, vanno da un minimo di 500 euro ad un massimo di 10mila. Domande dal 29 aprile fino al 10 maggio.

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Il Gazzettino