Prowine: spopola il Prosecco virtuale

Prowine: spopola il Prosecco virtuale
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VALDOBBIADENE - Dusseldorf, Shangai, New York: che importa. Oggi ogni luogo può essere perfetto per una vera immersione nelle colline del prosecco superiore. Così presenti e tangibili da non voler più riaprire gli occhi. Gianluca Bisol le ha fatte incontrare così ai visitatori di Prowein, la più grande fiera europea del vino: attraverso l'Oculus Rift, un visore da indossare stando comodamente nello stand. Per presentare il territorio del prosecco e la sua cantina ha scelto infatti virtual reality 360 shoot, uno strumento rivoluzionario che propone un'esperienza virtuale di immersione a 360 gradi nel mondo delle bollicine. Indossando il casco-visiera (ma il video può essere anche visto da disposizitivo) si ha un percezione spaziale delle colline, del Sole del Veneto e dei vigneti. Come se si venisse accompagnati per mano tra le rive, per poi arrivare nelle cantine. Grazie alla realtà circolare il visitatore si sente avvolto dalle immagini e dai suoni, come se quei grappoli li potesse quasi toccare. Insomma il mondo del prosecco in una goccia. Il prodotto nasce da una fucina di giovani creativi di San Zenone degli Ezzelini, 360 Shoot, e viene realizzato con un rig in cui sono posizionate 7 videocamere che riprendono lo spazio a tutto tondo. Ogni cosa nella scena fa parte di sorta di bolla video che avvolge il fruitore. In fase di shooting le videocamere lavorano separatamente e la composizione dell'immagine avviene in un lungo processo di post produzione per ricostruire lo spazio. «Abbiamo sviluppato -spiegano- una visita virtuale dal vigneto fino alla cantina in cui il titolare accompagna il potenziale visitatore negli ambienti e spiega le fasi della produzione del prosecco». E a Dusseldorf il teletrasporto fino a Valdobbiadene si è rivelata una tra le proposte più originali.

Elena Filini
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Il Gazzettino