Pronto soccorso, a Udine due giorni ad ostacoli

Pronto soccorso, a Udine due giorni ad ostacoli
IL CASO UDINE Si prospettano due giornate difficili per gli utenti del...

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IL CASO

UDINE Si prospettano due giornate difficili per gli utenti del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Misericordia del capoluogo friulano. Proseguono, infatti, i lavori di ampliamento e razionalizzazione del Pronto soccorso di Udine iniziati già nel mese di dicembre. La pianificazione dei lavori, la cui ultimazione è prevista entro il mese di maggio 2018, è stata programmata in modo tale da garantire la regolare attività del Pronto soccorso e ridurre il più possibile i disagi all'utenza e la direzione generale dell'Azienda sanitaria universitaria integrata già in anticipo si scusa con i cittadini per «gli inevitabili disagi», confidando nella collaborazione e nella comprensione di tutti. Se è vero che i lavori vanno pur eseguiti, è altrettanto vero che un utente che necessita di recarsi al pronto soccorso non si aspetta di affrontare disagi logistici. Insomma, chi avrà bisogno di pronte cure lunedì e martedì dovrà munirsi di doppia pazienza: attesa e disagio. I lavori ora sono giunti a un momento cruciale, che comporterà una riduzione degli spazi dedicati all'attesa oggi e domani. L'obiettivo finale è quello di rendere più rapida e funzionale l'accettazione e la gestione di tutti coloro che hanno la necessità di recarsi al Pronto soccorso e realizzare un luogo a misura delle persone che ci lavorano e dei cittadini che fruiscono dei servizi offerti e già mercoledì 18 l'intera area sarà di nuovo a disposizione di utenti ed operatori nella sua rinnovata versione. Così l'ospedale lancia una sorta di appello alla cittadinanza: «Al fine di contenere al minimo le difficoltà, la direzione aziendale - si legge in una nota dell'Asuiud - chiede la massima collaborazione ai cittadini in modo che gli accessi al Pronto soccorso nel giorni di lunedì 16 e martedì 17 siano limitati alle sole situazioni per le quali è indispensabile e non differibile l'intervento medico» e invita l'utenza a utilizzare al meglio le alternative territoriali offerte dalla medicina generale e dai medici di continuità assistenziale (guardia medica) i cui ambulatori sono regolarmente aperti. Sicuramente i disagi non si potranno evitare, basti pensare che all'ora di pranzo di sabato ce n'erano 40 utenti al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia, 13 codici gialli, 16 verdi e 5 bianchi con un tempo medio di attesa rispettivamente di 7, 37 e 46 minuti. Tempi che con i lavori in corso si potrebbero amplificare notevolmente soprattutto per i codici bianchi anche se, va sottolineato, negli ultimi anni, i friulani hanno imparato a utilizzare più correttamente il pronto soccorso come dimostra il calo costante dei codici bianchi, quelli per cui non si prefigura alcuna urgenza, soggetti che possono rivolgersi al proprio medico di medicina generale. Altro discorso è invece quello che riguarda i codici gialli e rossi, i primi che necessitano urgentemente di un controllo medico e che, nonostante i lavori in corso, non attenderanno che pochi minuti. Una risposta celere sarà garantita anche ai codici rossi, che rappresentano le emergenze vere e proprie e dove non esistono tempi d'attesa al pronto soccorso.

Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino