PROCESSO PORDENONE Ha dovuto attendere otto anni per vedere cadere l'accusa di

PROCESSO PORDENONE Ha dovuto attendere otto anni per vedere cadere l'accusa di
PROCESSOPORDENONE Ha dovuto attendere otto anni per vedere cadere l'accusa di tentata estorsione nei confronti dell'allora socio in affari. Il pm Federico Facchin, in seguito...

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PROCESSO
PORDENONE Ha dovuto attendere otto anni per vedere cadere l'accusa di tentata estorsione nei confronti dell'allora socio in affari. Il pm Federico Facchin, in seguito all'audizione di Daniele Frappa in qualità di testimone assistito, ieri ha subito modificato il capo di imputazione in esercizio arbitrario delle proprie ragioni dando la possibilità al difensore di Giacomo Bellavia, 73 anni, di patteggiare. La pena è stata di 1 mese e 10 giorni. La vicenda risaliva al 2 febbraio 2011. Bellavia, insieme a Frappa, aveva una società di vendita mobili a Olbia e Sacile. Riteneva di essere stato danneggiato da socio e si presentò negli uffici di Sacile con un coltello da sub. Al culmine di un diverbio in cui accusata il socio di averlo rovinato e di avergli fatto sparire 250mila euro, ribaltò un tavolo e minacciò Frappa. Intervennero i carabinieri della Compagnia di Sacile per sedare gli animi e un'informativa fu inoltrata alla Procura della Repubblica. Fu aperto un procedimento per un tentativo di estorsione, ipotesi che però non ha trovato conferma. Il patteggiamento è stato stabilito davanti al collegio presieduto dal giudice Iuri De Biasi.

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Il Gazzettino