PRIMA CATEGORIAIn casa Rovigo Calcio tiene banco il caso Alessandro Catozzo. Il 22enne portiere dei biancoazzurri, è stato infatti protagonista di un episodio che non è piaciuto...
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In casa Rovigo Calcio tiene banco il caso Alessandro Catozzo. Il 22enne portiere dei biancoazzurri, è stato infatti protagonista di un episodio che non è piaciuto ai tifosi e meno all'allenatore Davide Pizzo domenica nel 1° turno del Trofeo Regione di Prima categoria.
Al 7' del secondo tempo, Davide Carrieri della Fiessese mette dentro uno splendido diagonale, che vale il vantaggio degli ospiti. «È fuorigioco» grida più volte Catozzo nei confronti dell'arbitro, il quale dopo l'ennesima protesta dell'estremo difensore, lo ammonisce. Catozzo anziché fermarsi, continua a protestare vivacemente, subendo il secondo cartellino giallo in pochi secondi, e lasciando la sua squadra in dieci per più di quaranta minuti.
Una volta arrivato verso la panchina, Pizzo l'ha fulminato con lo sguardo. «Sono cose che non mi piacciono affatto queste - ha ammesso in tutta franchezza Pizzo - Non si può regalare un giocatore all'avversario in questo modo. Che fosse o meno fuorigioco, c'era tutto il tempo per recuperare. Infatti lo si è visto, in dieci contro undici, abbiamo pareggiato, creando poi un paio di situazioni pericolose per poter segnare il gol vittoria».
Questa sera, nel corso della consueta riunione tecnica del martedì, Catozzo sarà al centro dell'analisi del mister. «Non ammetto che possano ripetersi questo genere di episodi, specie se dovesse accadere che si è impegnati in una partita che vale la promozione. Per il resto sono abbastanza soddisfatto della prestazione della squadra, anche se qualche giocatore non è ancora in forma».
QUI FIESSESE
Marco Trambaioli della Fiessese, stava già pregustando un altro sgambetto in coppa in casa del Rovigo, dopo il 3-2 del 19 settembre 2018. «Nei primi venti minuti abbiamo subito il loro gioco, poi però siamo usciti alla distanza. Potevamo segnare il 2-1, però sono felice anche di portarmi a casa un buon pareggio, contro una super formazione».
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino