Preso a calci e scaraventato più e più volte contro il muro. Oscar, tenero bassottino, si è salvato per miracolo dalla furia di quello che veniva chiamato il suo padrone e che...
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Accade l'altra sera, alle 21.30, in via Umberto I. Qualcuno vede un uomo barcollare sulla strada. È visibilmente ubriaco. Peggio, rabbioso contro il mondo. Tiene al guinzaglio un bassotto. Se la prende con il consorzio umano, ma sfoga la sua ira anche contro il povero cagnolino che cammina, docile, al suo fianco. Lo prende a calci, ripetutamente. Il cane guaisce, ma non si ribella. È il suo padrone. È terrorizzato, incredulo. Ma l'uomo non si ferma. Ancora calci contro quell'esserino di pochi chili, inerme. Poi, lo sbatte contro i muri e le saracinesche dei negozi. Come se fosse un oggetto da distruggere. Come se potesse liberarlo da quella rabbia che lo possiede.
In molti accorrono. Devono fermarlo. Salvare il cane. Si avvicinano all'uomo. Fanno in modo che molli il guinzaglio. Lui cede. Oscar, finalmente libero, scappa, qualche metro di corsa, malconcio, con una brutta ferita in testa, per rifugiarsi subito in un kebab lì vicino. Ma ormai è al sicuro.
Una ragazza ha già allertato la centrale operativa della polizia. In pochi minuti ecco l'auto della questura in via Umberto I. L'uomo viene identificato dagli agenti. Ha 45 anni, abita a Padova, è originario di Treviso. Ha diversi problemi di salute ed è in cura per problemi psichiatrici, conta precedenti per oltraggio a pubblico ufficiale nonchè per danneggiamenti anche di segnali stradali.
Visto il suo stato viene portato da un'ambulanza in ospedale. Ma non tarderà ad arrivare la denuncia per maltrattamento di animale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino