Prefettura in vendita: ok con polemica

Prefettura in vendita: ok con polemica
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TREVISO - (ef) Come prevedibile, la vendita del Palazzo della Prefettura è stata al centro del consiglio comunale di ieri sera. E, come prevedibile, il risultato del voto è favorevole. Con maggioranza compatta al voto e l'appoggio del consigliere indipendente Gnocchi. Un immobile inutilizzato dal Comune, nel cuore della città, oggetto negli anni di una complicata valutazione sulla destinazione d'uso. Il tema era stato preceduto da una polemica di fuoco nata sui social. E, come da premessa, sull'alienazione del sontuoso edificio sparano a zero Caldato e consiglieri di opposizione. Perchè il prezzo di vendita offerto è di 7 milioni e 500 mila euro contro la stima di 11 milioni di una vecchia perizia della Provincia e quella di 9 milioni e mezzo firmata nel 2013 da Easy Stima.

«Sono perplesso per una vendita a pacchetto chiuso - punta Andrea De Checchi- Perchè qui non applichiamo la stessa logica della vendita dell'ex tribunale al Duomo? Potremmo ottenere di più dalla vendita». Massima redditività o preservare la funzione sociale? È qui che si spacca il consiglio. «Non c'è nessuna svendita» ribatte Sossio Vitale. Ma il Caldato pensiero è chiaro: la Prefettura deve rimanere di proprietà dei trevigiani e non essere ceduta a nessuna società ministeriale che potrebbe e specularci. Discutibile risiko immobiliare? «Una scelta politica giustachiarisce Chaibi». E un investimento per la città, e un risultato importante conferma Tonella che chiarisce la posizione della maggioranza. Ora il bene potrà essere venduto, purchè se ne mantenga un uso pubblico. «Abbiamo portato a termine un'operazione accurata, che non snatura la vocazione originaria del luogo, ma va nella direzione della valorizzazione dello stabile», ha confermato Manildo.
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Il Gazzettino