Pop Bari, entro il 25 la lista per il cda finisce la gestione dei commissari

Pop Bari, entro il 25 la lista per il cda finisce la gestione dei commissari
IL SALVATAGGIOROMA Si riunirà il prossimo 15 ottobre l'assemblea della Banca Popolare di Bari chiamata ad eleggere il consiglio di amministrazione che chiuderà la gestione...

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IL SALVATAGGIO
ROMA Si riunirà il prossimo 15 ottobre l'assemblea della Banca Popolare di Bari chiamata ad eleggere il consiglio di amministrazione che chiuderà la gestione commissariale avviata da Banca d'Italia lo scorso dicembre, quando la popolare pugliese era stata messa in amministrazione straordinaria a causa della condizioni critiche in cui versava. A stendere la lista per il nuovo consiglio, che dovrà essere depositata entro il 25 settembre, sarà Medio Credito Centrale, la controllata del Tesoro che con 430 milioni di euro pubblici ha contribuito al salvataggio da 1,6 miliardi orchestrato assieme al Fondo interbancario di tutela dei depositi.

I CANDIDATI

Nella lista del Medio Credito Centrale, che controlla il 96,8% della Bari, dovrebbe figurare Giampiero Bergami, il dirigente di Mcc nominato qualche giorno fa direttore generale al posto di Paolo Alberto De Angelis. Proprio a Bergami, manager gradito a Bankitalia, dovrebbe essere riservata la poltrona di amministratore delegato. I commissari Antonio Blandini ed Enrico Ajello, che avevano inizialmente convocato l'assemblea per lo scorso 15 settembre, si erano trovati costretti a rinviarla a causa della mancata presentazione della lista di Medio Credito Centrale, a cui la politica ha suggerito di attendere l'esito delle elezioni regionali prima di presentare la sua rosa, alimentando il timore di ingerenze politiche nella gestione della banca. Proprio nei giorni scorsi il presidente della Puglia, Michele Emiliano, che si giocherà la rielezione con Raffaele Fitto, ha annunciato che la Regione chiederà di entrare nel capitale della Bari, con un investimento di 60 milioni di euro, per «dare serenità e certezze agli imprenditori, pugliesi e italiani, che intendono lavorare con questa banca». Una quota per cui la Regione potrebbe chiedere un posto in cda. «Questa è la regione che ha difeso con l'aiuto del Governo la sua banca e ha consentito un salvataggio onorevole», ha sottolineato Emiliano, che domani saprà se il suo mandato in Puglia è destinato a continuare.
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Il Gazzettino