POLITICA ROVIGO Rovigo promuove Boccia. A pieni voti. Come per Michele Emiliano

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POLITICA
ROVIGO Rovigo promuove Boccia. A pieni voti. Come per Michele Emiliano due anni fa, che aveva ottenuto percentuali bulgare non raggiunte nemmeno nella sua Puglia, le convenzioni dei circoli del Pd di Rovigo, ovvero, per l'astruso meccanismo del congresso dem, il voto degli iscritti per designare i rappresentanti che comporranno l'assemblea che scremerà i candidati che potranno partecipare alle primarie aperte del 3 marzo, ieri hanno incoronato un altro pugliese, Francesco Boccia, bocconiano, antirenziano, marito della forzista Nunzia De Girolamo, che si è accaparrato oltre il 95% dei voti degli iscritti rodigini, 326 su 343. Nel dettaglio: a Rovigo centro 269 Boccia, 12 Zingaretti, 1 Giachetti, 1 Saladino; a Sarzano-Buso-Mardimago 29 Boccia 1 Zingaretti; a Concadirame 4 su 4 per Boccia; a Borsea 24 Boccia, 1 Zingaretti, 1 Giachetti.

Un risultato che, probabilmente, lo stesso Boccia, comunque l'unico dei candidati a far tappa a Rovigo, lo scorso 23 novembre, avrebbe mai immaginato. Effetto della scelta sulla sua mozione fatta dalla corrente che fa capo a Nadia Romeo, che due anni fa aveva seguito Emiliano e che questa volta ha deciso di puntare su un altro outsider per far risaltare il proprio peso. Ma, come ormai avviene di consueto in qualsiasi atto compiuto dal Pd, fin dalle sue origini, tanto da far pensare che la conflittualità sia l'unica sua vera essenza, non sono mancate le polemiche. E, già alla vigilia del voto, il consigliere regionale Graziano Azzalin, rappresentante della mozione che fa capo al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, e Diego Crivellari, che sostiene la mozione del segretario uscente Maurizio Martina, hanno deciso di lanciare l'invito a non partecipare al voto. Sulla carta gli aventi diritto al voto erano 586, i 450 iscritti ed i 136 che non hanno rinnovato ma potevano votare se contestualmente regolarizzavano l'iscrizione: 343 hanno votato, 243 no. «Non sono stati fatti inviti regolari spiega Azzalin e non è stato ascoltato l'appello che avevamo fatto con Crivellari a spostare la data. Rammarica il declino di un partito che si accartoccia su se stesso». Nella lettera inviata al presidente della Commissione per il congresso Angelo Zanellato, ai segretari dei circoli e al segretario provinciale, Azzalin e Crivellari sottolineano che «non è solo una questione formale, ma per esempio il circolo di Rovigo ha oltre 400 iscritti, che non si sono mai incontrati. Nelle frazioni poi del Pd si è persa ogni traccia, i circoli sono entità inesistenti e inattive».
Secca la replica di Nadia Romeo: «E' sempre la solita sterile polemica, non credo che si possa dire che gli iscritti non sapessero di questo voto. Se non hanno voluto partecipare è stata una loro scelta. Il risultato che premia Boccia è coerente con il percorso fatto con Emiliano. Quello che dovrebbe far piacere a tutti è che tanta gente ha partecipato al voto e, senza essere strumentalizzata, ha dedicato tempo per ricostruire il Pd».
LISTONE IN ALTO MARE

Intanto, oggi alle 12 scade il termine per presentare le liste per l'elezione del consiglio provinciale, che tutti gli amministratori voteranno il 3 febbraio. Il Pd, che aveva scelto la via della lista unica con il centrodestra, si è, guarda un po', diviso, ma i sindaci hanno confermato con una lettera la scelta unitaria. Tuttavia, ci sarà, sicuramente, un'altra lista, di Fratelli d'Italia. I consiglieri provinciali da eleggere sono 10. L'accordo unitario prevede una divisione 6-4 fra centrodestra e centrosinistra.
F.Cam.
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Il Gazzettino