POLEMICA STORICA BELLUNO Sala Eliseo Bianchi è intitolata ad un «criminale».

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POLEMICA STORICA

BELLUNO Sala Eliseo Bianchi è intitolata ad un «criminale». Non hanno timore a dirlo e a scriverlo, i consiglieri di opposizione Francesco Pingitore e Franco Roccon firmatari di un'interpellanza presentata alla scorsa riunione di Consiglio comunale. L'obiettivo è smuovere le acque e accendere un dibattito per arrivare a cambiare il nome alla sala comunale delle ex segherie, in viale Fantuzzi, dedicata a Eliseo Da Pont. Nel documento i due hanno riversato i frutti delle loro ricerche, comprese le indagini di Sergio Dini, sostituto procuratore presso il Tribunale militare di Padova e comprese le testimonianze riportate nel libro di Sergio Bozza e Ivan Bianchini, oltre alle confessioni di alcuni partigiani. Il ritratto che emerge del partigiano detto Bianchi nativo di Cesiomaggiore, vicesegretario bellunese del Pci e commissario delle brigate Mazzini e Fratelli Bandiera è quello di un personaggio che potrebbe essersi macchiato di atroci crimini di guerra. Sembra infatti che anche lui fosse tra i responsabili della carneficina di Funes, ovvero l'eccidio delle fornaci di Lamosano. Alla luce delle informazioni raccolte i due consiglieri hanno chiesto all'amministrazione di cambiare l'intitolazione, suggerendo di sostituirla con Sala Emigranti bellunesi. «Questo per sgomberare il campo da strumentalizzazioni di carattere storico politico e ideologico dicono e per evitare di richiamare, ogni qualvolta venga utilizzata questa pubblica sala, vicende terribili della storia contemporanea che non danno certamente lustro alla città».
A.Tr.
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Il Gazzettino