Prima i 30 millimetri di pioggia caduti su Caorle, poi le nubi si sono fermate su Bibione, scaricandone più del doppio. I danni infatti sono soprattutto per la località...
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L'allarme era già scattato nel corso di domenica, tanto che la Protezione civile regionale aveva diramato il codice giallo, quindi quello arancione. Spicca su tutti proprio il dato rilevato dalla stazione Arpav di Bibione che ha registrato tra la serata di sabato e le prime ore di ieri mattina oltre 125 millimetri di pioggia, di cui ben oltre 78 fra le 21 di domenica e l'una di ieri notte. Quantitativi importanti anche a Caorle, dove sono stati misurati 107 millimetri complessivi, di cui 30 tra le 22 e le 23 di domenica. «Una tale concentrazione di pioggia con 78 millimetri in meno di quattro ore sono un quantitativo fuori dal comune - spiega il direttore del Consorzio di bonifica del Veneto orientale, Sergio Grego -. Di fatto è andato in crisi il sistema di smaltimento urbano, con conseguenti ampi allagamenti nel centro di Bibione». Colpita maggiormente via delle Costellazioni, il punto più basso di Bibione, con mezzo metro d'acqua entrata nelle attività commerciali, tanto che la Protezione civile su disposizione del dirigente Andrea Gallo ha chiuso le arterie di accesso. In via Andromeda almeno una decina le auto rimaste completamente sommerse nei parcheggi sotterranei.
«Il sistema è comunque entrato subito a regime - spiega Andrea Vignaduzzo, presidente di Lta acque, che gestisce gli impianti fognari della località turistica -. Subito si è riempito il nuovo bacino di invaso in via Orsa Maggiore e in via Auriga. Le pompe si sono attivate immediatamente, travasando l'acqua piovana nel canale Settimo, parallelo a via Orsa Maggiore. L'acqua è stata quindi inviata verso il canale del depuratore. Una eccezionale piovosità che ha riempito velocemente sia l'invaso che il canale di scolo, scongiurando scenari ancora più gravi se non avessimo realizzato i due invasi. Nonostante tutto, la rete idraulica ha funzionato al massimo delle capacità. É in previsione un ulteriore opera idraulica, che sarà realizzata in accordo tra pubblico e privato, che raddoppierà la capacità di raccolta dell'acqua. Di questo ne beneficerà l'intero centro di Bibione».
«Dispiace molto per tutti coloro hanno avuto danni alle loro attività - ha ribadito il vice sindaco, Gianni Carrer -. Credo si debba pensare ad un modo diverso di progettazione della rete di smaltimento acque. Ormai non possiamo più definire questi eventi eccezionali visto la frequenza con la quale si ripresentano. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente». Tra i danni, il crollo della sponda che delimita la strada 42 Jesolana a San Michele, con inevitabili problemi per la viabilità ed il canale consortile adiacente.
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Il Gazzettino