Pescherecci in difficoltà con il Mose

Pescherecci in difficoltà con il Mose
ROSOLINAIl Mose protegge la laguna, ma come la mettiamo con le barche in mare? Da quando le barriere mobili sono entrate in funzione e hanno dimostrato la loro efficienza nel...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROSOLINA
Il Mose protegge la laguna, ma come la mettiamo con le barche in mare? Da quando le barriere mobili sono entrate in funzione e hanno dimostrato la loro efficienza nel proteggere Venezia e Chioggia, questo interrogativo serpeggia tra le marinerie e, ieri, i rappresentanti regionali delle associazioni delle cooperative di pesca, Gianni Stival, Antonio Gottardo e Marco Spinadin, l'hanno formalmente girato al dirigente del Provveditorato alle opere pubbliche, l'ingegner Valerio Volpe. Le tre associazioni, Agci-Agrital, Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare, rappresentano una flotta peschereccia che, in Veneto, conta circa 480 imbarcazioni, nelle province di Venezia e Rovigo.

In sostanza il problema, sollevato dai pescatori, è che l'innalzamento delle paratoie del Mose isola la laguna dal mare, bloccando la marea in entrata ma anche impedendo il rientro dei pescherecci in porto e, poiché, quasi sempre l'acqua alta coincide con il maltempo (vento di bora o di scirocco e pioggia) le barche si trovano esposte a questi fenomeni.
BARCHE GRANDI
Alcuni rifugi naturali come potrebbero essere le foci dei fiumi, non sarebbero praticabili per le barche più grandi. Altra questione è quella dei tempi di rientro dei pescherecci. Molti escono dal porto alla mezzanotte mentre l'innalzamento delle barriere può essere deciso la mattina seguente, quando i pescatori sono, ormai, lontani dalla costa e, comunque, passata l'emergenza, il tempo standard per riabbassare le barriere è di altre tre ore. I tre rappresentanti dei pescatori hanno, quindi, posto al Provveditore questo insieme di questioni.
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino