È già un mezzo miracolo. Sinhue Pianella si è svegliato dal coma, ma ora arriva la parte più difficile, quella delle terapie riabilitative che si spera possano portare a un...
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Pianella, che fino a 5 anni fa viveva a Pero di Breda di Piave, dopo diversi viaggi in giro per il mondo si era stabilito nella capitale britannica dove, lo scorso ottobre, aveva aperto un'attività artigianale specializzata nella progettazione e produzione di mobili di design, la Pianella Ltd. Assieme alla fidanzata Emily, aveva preso casa a in un quartiere a sud di Londra e quel maledetto giovedì di aprile, all'ora di pranzo, aveva raggiunto col suo cagnolino, Pinot, il parco di Dulwich.
È lì che, dopo essersi fermato per chiacchierare con una ragazza (anche lei a spasso con il suo quattro zampe), il 31enne è stato raggiunto da un 26enne in bicicletta che, di punto in bianco, gli ha piantato un punteruolo in testa facendosi così consegnare la borsa dalla donna. Da quel giorno, Sinhue è ricoverato al King's College di Londra. E dopo un lungo periodo in terapia intensiva, ha miracolosamente ripreso conoscenza: ora, seppur per brevi periodi, riesce a parlare, sia in italiano che in inglese, e a interagire con i suoi familiari. Anche al suo cucciolo, Pinot, è stato concesso di entrare in reparto in un paio di occasioni per stimolare Sinhue. Una sorta di pet-therapy che, a quanto pare, ha dato i primi riscontri. «In un primo momento le speranze erano molto deboli, ma grazie al fantastico aiuto dell'equipe medica - spiegano la sorella Jessica, mamma Angelina e la fidanzata Emily -, Sinhue ce l'ha fatta. Non è più in terapia intensiva ed è già in grado di muovere i primi passi verso il lungo percorso che lo porterà al recupero di una vita normale».Difficile dire quali margini di miglioramento vi siano e soprattutto quanto tempo servirà considerato la gravità della ferita subita dall'artigiano, il cui aggressore, è bene ricordarlo, è stato arrestato da Scotland Yard il 30 aprile. «Ha iniziato un ciclo di recupero, e già questo è un miracolo - conferma lo zio, Giampietro Bigolin -, ma la situazione ovviamente non è affatto semplice: speriamo riesca a fare presto nuovi progressi». Angelina e Jessica sono tornate a Londra in questi giorni, e proprio per ringraziare i medici del King's College, hanno avviato una raccolta fondi (tramite il sito: m.virginmoneygiving.com) a sostegno del nuovo centro di terapia intensiva dell'ospedale che ogni anno salva più di 3.600 vite.
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Il Gazzettino