Per il rilancio multe, rigore e regole

Per il rilancio multe, rigore e regole
LA GIUNTAUDINE Più multe, rigore e regole da far rispettare. Il rilancio di Friuli Doc. Più posti letto in un ospedale congestionato, via le barriere alle fermate dei bus e in...

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LA GIUNTA
UDINE Più multe, rigore e regole da far rispettare. Il rilancio di Friuli Doc. Più posti letto in un ospedale congestionato, via le barriere alle fermate dei bus e in stazione. Ma pure uno sportello antimobbing e iniziative per i giovani. È la ricetta per il rilancio di Udine secondo gli ingredienti nella lista delle priorità dei neo-assessori.

Referati pesanti (Turismo, attività produttive ed eventi) e idee già chiare. Per il leghista Maurizio Franz «l'obiettivo è attrarre turisti da fuori regione e dall'estero Bisogna cominciare soprattutto dalla sicurezza, con una politica di rigore sulle regole. Quando vado in Austria apprezzo che sia tutto pulito e ordinato. Penso che i turisti si aspettino ordine, pulizia e decoro. Se vogliamo fare eventi, la sicurezza è fondamentale. Fontanini si è già mosso colloquiando con le forze dell'ordine. Credo vada attuata una politica di rigore contro i writer, per chi non raccoglie le deiezioni dei cani, per chi imbratta la città, per chi butta i chewingum o le cicche». Franz promette di «sentire tutte le voci, dagli organizzatori di eventi alle categorie, dagli operatori ai cittadini. La priorità sarà rilanciare Friuli Doc, ma per questa edizione i tempi sono stretti. La prossima sarà la più importante per vedere le grandi innovazioni, anche se non escludo qualche tocco personale anche in questa, ma bisogna capire se ci sono tempi e risorse». «Penso che la città abbia bisogno di tante iniziative, in centro e nelle periferie, eventi musicali e sportivi, anche piccoli, coinvolgendo i giovani». Sul fronte imprese, pensa a «microtassazione e snellimento burocratico per gli operatori. Non dev'essere tutto un adempimento». E non esclude sgravi. «Vedo tanti locali sfitti in centro, dobbiamo favorire gli insediamenti».

Giovanni Barillari, recordman di preferenze (480 circa questo giro, 450 nel 2008) riparte dai punti lanciati in campagna elettorale. A partire dall'aumento dei posti letto in ospedale. «Oggi Udine ha un tasso di occupazione dei letti che supera il 100%. Basterebbe assegnare al Santa Maria i posti oggi in carico a strutture di rete che li utilizzano meno. Il Comune si farà portavoce in Regione di questa istanza». Pensa poi alle sedi delle associazioni di pazienti in ospedale, ad ambulatori nelle circoscrizioni e all'«abbattimento vero delle rette sui nidi». Il medico continuerà a fare il suo mestiere, «che credo sia omogeneo e integrante con l'attività da assessore. Concilierò le due attività come ho sempre fatto. A stipendio ridotto, farò risparmiare al Comune fra i 10mila e i 15mila euro all'anno, come mezzo stipendio da vigile». Elisa Asia Battaglia fra le priorità mette «incontrare il servizio Zero Tolerance, per continuare la battaglia contro la violenza sulle donne». Inoltre, «spero di poter portare fra le competenze del Comune di Udine lo sportello antimobbing finora in capo alla Provincia». Nel settore istruzione, «voglio che le scuole offrano sempre più servizi alle famiglie». Sul tema della disabilità, «cercherò di eliminare le barriere alle fermate dei bus (uno dei quattro punti cari pure a Barillari ndr) e in stazione. Faremo anche pressing su Fs perché realizzino l'ascensore in stazione» Il 27enne Alessandro Ciani per l'edilizia privata «mi sono già sentito con l'ex assessore Scalettaris: il primo passo sarà lo scambio di consegne con lui». Sicuramente l'area ex Bertoli finora invenduta e il nodo amianto «sarà una delle cose da affrontare, con il confronto con il sindaco». Poi «voglio incontrare al più presto i rappresentanti degli studenti delle superiori e dell'università. Vorrei far venire meno quel fenomeno tanto triste per cui gli universitari, soprattutto i pendolari, spesso tornano a casa nel fine settimana. Bisogna offrirgli più opportunità». Paolo Pizzocaro (Pianificazione e sport) metterà a frutto la sua esperienza da manager: «La prima cosa da fare è capire e verificare. Sono convinto che non tutto quello che è stato fatto sia da buttar via. Il buono va tenuto, il meno buono aggiustato o eliminato».
Camilla De Mori
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Il Gazzettino