MILANO - Sono inquietanti le intercettazione che registrano la voce del primario mentre ammette di aver rotto il femore ai propri pazienti. «Invece dei punti gli ho messo una...
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Il primario in questione è Norberto Confalonieri dell'ospedale Gaetano Pini di Milano. Ieri è stato arrestato per corruzione e turbativa d'asta ed indagato per lesioni su alcuni pazienti. Gli inquirenti milanesi stanno facendo accertamenti sui danni fisici subiti da almeno tre o quattro persone (al vaglio, però, ci sono anche altri casi) che sono state operate, soprattutto per protesi alle ginocchia, con la tecnica della «navigazione chirurgica computerizzata» alla casa di cura San Camillo di Milano, dove il medico faceva interventi in regime privato. Secondo le indagini, poi, alcuni pazienti, viste le complicazioni dopo gli interventi al San Camillo, sarebbero stati operati al Pini in regime pubblico. Per quanto riguarda le imputazioni che hanno portato all'arresto, invece, a Confalonieri viene contestato di aver favorito nelle forniture al Pini due multinazionali - Johnson&Johnson e B. Braun - che producono protesi in cambio di viaggi all'estero pagati per lui e la sua famiglia e di ospitate in programmi televisivi.
Per la Guardia di finanza e i pm milanesi, Confalonieri avrebbe spinto, anche in casi in cui non era necessario, nell'utilizzo della tecnica delle protesi con «navigazione computerizzata». Tecnica di cui parla anche nel suo sito, dove si legge che la navigazione chirurgica computerizzata «permette al chirurgo di conoscere, durante una procedura chirurgica, dati precisi, visivi e numerici, sul suo operato. In Ortopedia - è scritto nel sito - la navigazione può essere utilizzata in diversi campi: protesi totali dell'anca, del ginocchio, ricostruzione del legamento crociato anteriore, vari tipi di osteosintesi per fratture di femore e di bacino, complesse osteotomie di bacino e in chirurgia della colonna».
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Il Gazzettino