Parco pubblico per i cani il progetto piace al Comune

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BELLUNO Il Bau Park trova un alleato in Consiglio comunale: adesso a portare avanti la causa c'è anche la consigliera di opposizione Roberta Olivotto. Insomma, il progetto è fermo dal 2018, si è arenato prima che venisse intrapresa qualsiasi azioni concreta per attuarlo, ma i cittadini non se lo sono dimenticato. Dopo l'intervento di quest'estate del promotore Roberto Mares, che dalle pagine di questo giornale ricordava all'assessore Biagio Giannone i suoi impegni, domenica c'è stato un ulteriore passo e nei giorni scorsi la deposizione di un'interrogazione dedicata in Comune. Non si molla, ecco. Il gruppo di bellunesi sostenitori dell'area di sgambo non ha intenzione di lasciar perdere su una richiesta che, in termini economici, richiederebbe una spesa di appena 6 7 mila euro. Domenica scorsa Mares e Olivotto sono stati al rifugio per cani di Apaca, per rinsaldare il legame con l'associazione e chiedere conferma della disponibilità a sostenere la causa. Nel 2018, infatti, Apaca si era resa disponibile ad associare i fruitori della futura area per cani perché il Comune, tra i paletti posti alla realizzazione dello spazio, metteva anche quello della formazione di un'associazione come riferimento per la gestione del luogo in riva all'Ardo. Mares fin dall'inizio si era detto non disposto ad accollarsi l'onere e allora si era fatta avanti Apaca. Risolto l'inghippo, però, il progetto non era ugualmente proseguito. «Abbiamo voluto parlare con la onlus per capire bene le possibilità e per chiarire la nostra intenzione di pulire lo spazio noi fruitori spiega Mares -. Dopo domenica ho parlato con l'assessore Giannone al telefono, mi ha assicurato la volontà di mandare avanti il progetto, ma staremo a vedere». Intanto all'Amministrazione Massaro arriverà il pungolo della consigliera Olivotto e della sua interrogazione, in cui si chiede di sapere quando e con quali modalità si intende concretizzare il tutto. Richiama il sindaco ai suoi impegni, l'esponente dell'opposizione, facendo riferimento a quel punto 4.3 del programma politico in cui il primo cittadino si proponeva di «promuovere interventi educativi urbani mirati alla risoluzione di specifiche problematiche: comportamenti degli animali domestici in contesti urbani e contestuale individuazione di aree dedicate alla sgambatura dei cani e al gioco». Il documento doveva essere discusso nella riunione consiliare di lunedì, ma è saltato e verrà trasformato in un'interrogazione a risposta scritta. In ogni caso del Bau Park in città, c'è da scommetterci, si continuerà a parlare ancora a lungo. (A.Tr.)

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Il Gazzettino