Ospedale, pronta la lista «Ci servono 50 medici»

Ospedale, pronta la lista «Ci servono 50 medici»
L'ORGANICO TREVISO Alla ricerca di oltre 50 medici da inserire nei reparti degli ospedali trevigiani. Tanti sono quelli che consentirebbero all'Usl della Marca di non dover più...

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L'ORGANICO
TREVISO Alla ricerca di oltre 50 medici da inserire nei reparti degli ospedali trevigiani. Tanti sono quelli che consentirebbero all'Usl della Marca di non dover più ricorrere agli specialisti a gettone, conosciuti pure come camici grigi, supplenti o freelance, attraverso il pagamento di servizi in libera professione, pescando anche da cooperative private. Il conto è stato fatto direttamente da Francesco Benazzi.

LA LISTA
«Complessivamente ci servono 15 anestesisti, 12 ginecologi, 8 pediatri, 6 radiologi, 12 psichiatri, per i quali però non dovremmo avere particolari problemi, e otto psicologi elenca il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale oggi sopperiamo grazie agli incarichi assegnati attraverso la libera professione. In questo modo riusciamo a garantire tutti i servizi. Due anni fa, ad esempio, avevamo organizzato la staffetta tra le unità di Ginecologia e ostetricia degli ospedali di Castelfranco e Montebelluna. Quest'anno, invece, non è stato fatto nulla di simile proprio grazie ai medici che prendiamo a gettone». Certo, non manca qualche difficoltà. A cominciare dal fatto che i dottori freelance inviati dalle cooperativa cambiano in continuazione: vuol dire che per una settimana in un reparto arriva un medico e in quella successiva se ne presenta un altro. «Questo è vero conferma Benazzi ma si riesce comunque a lavorare in equipe. D'altronde l'alternativa sarebbe quella di chiudere dei servizi per mancanza di personale». Anche se così i costi inevitabilmente lievitano. «Per fortuna abbiamo un bilancio sano. Se avessimo difficoltà economiche sarebbe un grosso problema aggiunge il direttore generale le cooperative hanno più possibilità di trovare alcuni medici di una certa età, con una lunga esperienza, che magari decidono di non fare troppe notti. A differenza dei dipendenti, chi lavora a gettone, in buona sostanza, ha la possibilità di modulare il proprio lavoro, almeno in parte».
I CONCORSI

Adesso l'Usl della Marca guarda ai concorsi affidati all'Azienda Zero che arriveranno a conclusione tra la fine di novembre e dicembre, in concomitanza con l'uscita dei nuovi specialisti dalle scuole di Padova e Verona, e non solo. Le premesse sembrano buone. Per i 12 posti di ginecologia, ad esempio, ci sono una quarantina di domande. Ma il direttore generale dell'Usl predica prudenza. «Bisogna poi vedere che scelte verranno effettivamente fatte dagli specialisti una volta terminato il concorso avverte Benazzi ovviamente noi ci auguriamo che tutti quelli che si sono presentati per il trevigiano vengano a lavorare qui». Negli ospedali della Marca li attendono a braccia aperte. (m.f.)
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Il Gazzettino