LA DISDETTAOra è ufficiale: il Capo dello Stato non parteciperà alla cerimonia inaugurale della Mostra del cinema di Venezia. E probabilmente non ci sarà nemmeno il ministro...
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Ora è ufficiale: il Capo dello Stato non parteciperà alla cerimonia inaugurale della Mostra del cinema di Venezia. E probabilmente non ci sarà nemmeno il ministro alla Cultura Alberto Bonisoli. A causa della crisi di governo e delle consultazioni che porteranno a decidere se ci sarà un nuovo esecutivo o se si andrà ad elezioni anticipate, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di non muoversi dalla capitale. E, quindi, di declinare l'invito giunto dalla Biennale.
Come anticipato ieri dal Gazzettino, si era immaginato che la partecipazione a Venezia venisse meno quando Mattarella, giovedì sera, al termine del primo giro di consultazioni, ha dato cinque giorni ai partiti per verificare se c'è la possibilità di formare un nuovo governo. Fissando le prossime consultazioni per martedì 27 agosto, è parso chiaro che sarebbe stata difficile una sua presenza a Venezia per la sera successiva. La Mostra del cinema si inaugurerà mercoledì 28 alle ore 19. Ma il secondo giro di consultazioni - che seguirà lo stesso schema del primo e quindi gli incontri con i presidenti di Senato e Camera, poi con i gruppi parlamentari dal più piccolo al più grande - impiegherà almeno due giorni.
Si era immaginato che Mattarella potesse limitarsi alla sola inaugurazione, senza fermarsi il giorno seguente per visitare la Biennale Arte com'era solito fare. Ma la delicatezza della situazione politica ha portato il presidente a cancellare la tappa in laguna. E anche lo staff del ministro dei Beni culturali non conferma la partecipazione di Alberto Bonisoli: dipende da cosa succederà nelle prossime ore. Esclusi al momento anche i presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico.
Venezia 76, dunque, rischia di essere inaugurata senza la presenza né di cariche istituzionali né governative nazionali. Mattarella era già stato assente due volte: nel 2016 per il terremoto in Abruzzo e nel 2018 per il crollo del ponte Morandi a Genova. Il 2019, a differenza del 2015 e del 2017 che avevano visto la partecipazione del Capo dello Stato, spezzerà la catena degli anni dispari.
Al.Va.
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Il Gazzettino