Opere milionarie, appalti a Vicenza: «Vi spiego perché»

Opere milionarie, appalti a Vicenza: «Vi spiego perché»
LA POLEMICABELLUNO Poco personale a Palazzo Rosso. Le gare milionarie passano alla Provincia di Vicenza. Sarà questo ente a organizzare i bandi per l'affidamento dei lavori...

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LA POLEMICA
BELLUNO Poco personale a Palazzo Rosso. Le gare milionarie passano alla Provincia di Vicenza. Sarà questo ente a organizzare i bandi per l'affidamento dei lavori previsti dal Piano di rigenerazione urbana: cantieri per quasi 13 milioni di euro, e l'agenda impone tempi stretti e il rispetto delle scadenze, pena la perdita del finanziamento da 18 milioni in arrivo dal Governo. I consiglieri di opposizione Franco Roccon e Raffaele Addamiano hanno sollevato la questione criticando la scelta dell'amministrazione Massaro, lanciando un grido di allarme perché, a loro dire, in questo modo le imprese edili bellunesi saranno escluse dai giochi. Ma non si poteva fare diversamente. Il sindaco Jacopo Massaro è categorico e sulla questione non sente ragioni. «Le gare per i cantieri del Piano di rigenerazione urbana sono molte e dagli importi consistenti, sarebbero andate ad aggiungersi alla normale mole di lavoro dei nostri uffici e questo non era proprio possibile. Già la programmazione 2018 è piuttosto impegnativa e prevede particolare impegno, aggiungere altro carico sarebbe stato un azzardo».

LA PROCEDURA
Una volta affidati gli incarichi di progettazione, infatti, si è aperta la partita delle gare per l'affidamento dei cantieri veri e propri. Gli spazi interessati sono il Parco del Piave, le vecchie Gabelli, Palazzo Crepadona, l'ex chiesa dei Gesuiti, l'ex caserma Piave e il piazzale della stazione. Affrontare una simile impresa con il poco personale a disposizione non era pensabile. Tanto più considerata la tempistica prevista dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, molto stretta. Insomma bisogna lavorare velocemente e farlo potendo contare su una nutrita squadra di professionisti. «Non possiamo assolutamente permetterci di rischiare di non rispettare le tempistiche prosegue Massaro -, significherebbe perdere il maxi finanziamento e veder sfumare la possibilità di realizzare tutti i progetti. È una partita estremamente delicata, da qui la decisione di rivolgersi ad una centrale di committenza, come d'altra parte hanno già fatto tante altre città».
IL COSTO

Il servizio costerà a Palazzo Rosso circa 20mila euro, una spesa contenuta di certo inferiore a quelle che il Comune avrebbe dovuto sostenere organizzando le gare da sé con il supporto di professionisti esterni. La Provincia di Vicenza è una delle più grosse e meglio organizzate stazioni appaltanti d'Italia, una garanzia davanti ad un compito tanto importante e su cui si gioca il futuro dei prossimi anni di Belluno.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino