Oltre 25mila ragazzi senza vaccini

Oltre 25mila ragazzi senza vaccini
Il popolo dei no vax in Veneto si traduce in 25.328 ragazzi, tra 0 e 16 anni, completamente scoperti di vaccinazioni. Di questi sono 14.055 quelli compresi nella fascia 0-6, la...

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Il popolo dei no vax in Veneto si traduce in 25.328 ragazzi, tra 0 e 16 anni, completamente scoperti di vaccinazioni. Di questi sono 14.055 quelli compresi nella fascia 0-6, la prima investita dai provvedimenti dei ministri Lorenzini-Fedeli che prevede l'esclusione dei piccoli dagli asili. Se invece si allarga il raggio a quanti non sono in regola, ma si sono già sottoposti a qualche somministrazione, i numeri lievitano a dismisura: 77mila per la fascia 0-16, dei quali 28.500 per i bimbi da 0 a 6 anni.

Capire quanti si regolarizzeranno nel rispetto della nuova normativa non è semplice, ma una stima si può fare sulla base delle prenotazioni giunte nelle Ulss venete da qui a dicembre. Si valuta che siano 2.350 gli appuntamenti fissati entro la fine dell'anno per una qualsiasi vaccinazione tra le neo obbligatorie per la fascia 0-6. Numeri ancora bassi rispetto agli oltre 14mila bambini sotto i sei anni che non hanno alcuna copertura. Certo qualcuno di questi rientrerà nei casi di soggetti immunodepressi o con patologie per le quali è sconsigliabile somministrare i vaccini. Ma sono una minima parte rispetto alle schiere di bambini che il vaccino non lo hanno ricevuto perché i loro genitori hanno deciso così.
Questo la dice lunga su quanto il popolo dei no vax viaggi su numeri alti. A spulciare tra le varie aziende sanitarie del veneto si nota come i picchi si abbiano soprattutto nei territori di Treviso, Padova e Verona. Gli inadempienti totali, cioè coloro che non hanno ricevuto nessun vaccino, nella fascia 0-16 sono 5278 nella Ulss Euganea che copre l'area del Padovano, 4620 nell'azienda sanitaria della Marca Trevigiana, 4332 nella Scaligera che copre l'area Veronese, per passare a 3277 nella Serenissima che riguarda il Veneziano e via di seguito: 2646 nella Pedemontana, 2611 nella Berica, 1102 nella Polesana, fino ad arrivare agli 806 dell'azienda Dolomiti e 706 dell'Ulss del Veneto Orientale. Numeri che rimangono ancor più alti se si considera la sola fascia 0-6 con picchi di 3053 nell'Ulss Euganea, 2668 nella Marca Trevigiana e 2209 nella Scaligera.

Sfuggire al controllo è impossibile. La Regione Veneto è stata una delle prime in Italia ad istituire l'anagrafe vaccinale. In pratica tutti i dati sono informatizzati, un lavoro d'eccellenza confezionato ad hoc quando la Regione, nel 2007, decise che nel territorio veneto i vaccini non sarebbero più stati obbligatori. E puntando a informazione e comunicazione, senza alcuna coercizione, aveva raggiunto percentuali di copertura nella popolazione tra 2 e 16 anni del 93% per il morbillo, del 95,7% per l'antipolio, dell'89% per parotite e rosolia e dell'85,5% per la varicella. Aveva toccato punte elevate anche per il meningococco C al 91,7% e il ciclo completo del pneumococco che si era attestato sull'85,5%.
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Il Gazzettino