Dall'inizio del prossimo anno le vaccinazioni pediatriche verranno somministrate ai bambini direttamente dagli infermieri. Non più dai medici. La decisione è stata presa...
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Il programma prevede 75 ore di lezioni frontali e 50 ore di pratica, come un tirocinio: «Andiamo a migliorare l'organizzazione del servizio vaccinale fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl concluso il corso, i vaccini verranno somministrati dagli infermieri formati. Così non sarà più necessaria la presenza di un medico in ogni ambulatorio. Ce ne sarà uno all'interno della struttura dove vengono fatti i vaccini. Sempre pronto a intervenire in caso di necessità». Non è una cosa da poco. Nel centro La Madonnina di Treviso, ad esempio, ci sono tre ambulatori vaccinali. Oggi deve essere presente un medico in ognuno di questi ambulatori. Una volta formati gli infermieri, invece, ne basterà uno all'interno della struttura, da allertare nel caso in cui dovessero insorgere complicazioni. Nel corso si insegnerà agli infermieri a valutare l'idoneità dei bambini alle vaccinazioni, ad applicare i protocolli e anche a comunicare al meglio con i genitori per spiegare loro l'importanza di quello che si va a fare dal punto di vista scientifico».
Nel frattempo continua la campagna antinfluenzale, la prima messa a punto su scala provinciale. Stamattina Benazzi e i direttori delle altre Usl daranno il buon esempio facendosi vaccinare nel centro La Madonnina. In tutta la Marca sono state distribuite oltre 130 mila dosi di antinfluenzale. Dal 14 novembre sono 650 le persone impegnate nelle operazioni di vaccinazione. Il 23 novembre c'è stato il primo Vaccination Day negli ambulatori dei medici di famiglia. Si replicherà il 14 dicembre. L'obiettivo è raggiungere almeno il 75% di vaccinati tra le persone con più di 65 anni.
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Il Gazzettino