OFFESE RAZZISTE, SU'A: «SPERO NELLA GIUSTIZIA»

OFFESE RAZZISTE, SU'A: «SPERO NELLA GIUSTIZIA»
RUGBYContinua a far discutere, e non potrebbe essere diversamente, l'offesa di natura razzista (sporco nero o nero di m... a seconda delle ricostruzioni) rivolta da Umberto...

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RUGBY
Continua a far discutere, e non potrebbe essere diversamente, l'offesa di natura razzista (sporco nero o nero di m... a seconda delle ricostruzioni) rivolta da Umberto Casellato, allenatore della Femi Cz Rovigo, al giocatore neozelandese dell'Argos Petrarca, Jeremy Su'a. L'episodio è successo al 16' minuto della sfida tra le due squadre (poi vinta dal Rovigo per 27-20) giocata l'altro giorno a Padova. Casellato si è arrabbiato per un fallo di Su'a, a suo modo di vedere particolarmente duro, si è lasciato scappare la frasaccia incriminata ed è stato espulso. Il giorno dopo, Jeremy Su'a preferirebbe non commentare e rilascia solo questa breve nota: «Non mi ha fatto per niente piacere sentirmi apostrofare in quel modo, sono scosso. Ma non voglio alimentare ulteriori polemiche. Mi auguro solo che la giustizia sportiva faccia per bene il suo corso». Bocche cucite anche tra i dirigenti del Petrarca, che però avevano commentato poco dopo la partita. Più comprensivo il presidente Alessandro Banzato, che ha accettato le scuse (in verità un po' tardive) di Casellato dichiarando chiuso l'argomento; meno disposto a passarci sopra il direttore generale, Beppe Artuso, intenzionato a chiedere l'intervento della Fir e dell'Epcr, la federazione internazionale che regola le coppe continentali.

CULTURA SPORTIVA
A tal proposito sentiamo cosa dice il consigliere nazionale della Fir, il padovano Fabio Beraldin. «Se Casellato si è ufficialmente scusato, significa che ha capito l'errore. Ma questo non lo giustifica, perché rivolgere un epiteto razzista è grave e brutto. Lo sport è educazione finalizzata al raggiungimento di un risultato e il rugby in particolare ha e porta avanti dei valori importanti: è una questione di cultura che ci appartiene. In tanti anni che sono in questo ambiente, è la prima volta che sento di un episodio del genere».
VALUTAZIONI IN CORSO

Venerdì a Roma è in programma una riunione del Consiglio Federale, ed è molto probabile che verrà discusso questo caso che di sicuro non fa onore al rugby. Da Rovigo parla il direttore sportivo, Giuseppe Favaretto: «Ci siamo incontrati con il presidente Francesco Zambelli e con gli altri dirigenti, e abbiamo pensato di rinviare di qualche ora una decisione su Casellato, perché di un argomento così delicato è meglio discutere quando è passato il momento di emotività». «Di sicuro il nostro allenatore ha sbagliato, deve imparare ad avere maggior autocontrollo, ma altrettanto di sicuro Casellato non è un razzista. L'ho sentito al telefono, è davvero molto amareggiato. Ho molto apprezzato - aggiunge - il comportamento del presidente del Petrarca Alessandro Banzato, che ha compreso e che ha accettato le scuse nostre e quelle dell'allenatore. Come Rovigo Rugby abbiamo una lunghissima tradizione di sportività e tale ci teniamo rimanga: non bisogna fare di ogni erba un fascio e neppure paragonare il rugby ad altri sport dove episodi simili se non molto peggiori purtroppo sono quasi all'ordine del giorno. Umberto Casellato si è lasciato andare, ha trasceso ed è davvero pentito di quello che ha detto a Su'a». E nessuno mette in dubbio il pentimento del tecnico. Chissà però cosa penserà d'ora in poi del suo allenatore David Odiete, giocatore di colore del Rovigo.
Alberto Zuccato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino