Nuovo ospedale, nuova mobilità: più collegamenti e tangenziale ampliata

Nuovo ospedale, nuova mobilità: più collegamenti e tangenziale ampliata
IL PIANOPADOVA Quale impatto avrà il nuovo ospedale sulla viabilità di Padova est? Per avere una risposta il Comune ha affidato, per 27.355 euro, a Logit Engineering Studio...

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IL PIANO
PADOVA Quale impatto avrà il nuovo ospedale sulla viabilità di Padova est? Per avere una risposta il Comune ha affidato, per 27.355 euro, a Logit Engineering Studio Associato di Treviso la realizzazione di uno studio del traffico sul comparto est della città. Uno studio che dovrà mettere in confronto la situazione attuale con quella futura.

In nuovo polo ospedaliero di San Lazzaro attirerà ogni giorno migliaia di persone, di qui l'esigenza di capire come dovrà essere modificata la mobilità. I progetti già in campo non mancano. Il più ambizioso riguarda Sir2, la nuova linea tramviaria che unirà Rubano con Vigonza passando per Padova est. Non solo. Poco dopo il Net Center è previsto un baffo di 850 metriche porterà direttamente al nuovo ospedale. A occuparsi dell'impatto del polo ospedaliero è anche il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) varato dall'amministrazione Giordani un anno e mezzo fa. Il piano, nel disegnare la viabilità cittadina da qui ai prossimi 20 anni, propone l'ampliamento a tre corsie della tangenziale est nel tratto tra l'innesto della strada del Santo (Sr 308) e il raccordo con l'A13 fino a corso Boston. «Il relativo di fattibilità dovrà tenere conto non solo dell'ampliamento dell'asse principale della tangenziale, ma anche delle intersezioni e della viabilità di connessione con le aree servite da questa, specie in zona industriale si legge nella relazione. Il nuovo polo ospedaliero sorgerà tra le vie Venezia/San Marco e la linea ferroviaria, area già ben collegata. Più di recente l'Università ha presentato un'ipotesi progettuale di un collegamento diretto people mover tra i due poli ospedalieri, che non interferirebbe con il traffico locale».
Sempre rimando in zona, di particolare interesse è la riflessione sul futuro della zona industriale. «Rafforzando quello che già oggi è un asse commerciale molto importante per l'area metropolitana, l'area industriale limitrofa a via Venezia sarà sempre più interessata a un cambio di destinazione d'uso, rafforzando la sua vocazione commerciale e terziaria spiega ancora il documento. Tale indirizzo è confermato anche dal Piano di assetto del territorio del Comune. Interventi come grandi strutture di vendita e alberghi, che vanno quindi verso questa direzione, sono già in atto, anche se ancora concentrati lungo via Venezia e via San Marco». Un cambio di pelle che in qualche modo è legato alla trasformazione complessiva della zona industriale. Trasformazione che ha contribuito a convincere i soci pubblici a dare il via libera alla liquidazione della Zip. Sempre rimanendo a Est, come strutture potenzialmente in grado di aumentare il traffico si individuano anche la nuova questura che verrà realizza in via Anelli e il centro congressi in Fiera.

Ieri mattina invece è stato presentato a Treviso il nuovo logo del Protocollo Aria, documento firmato dai capoluoghi di provincia del Veneto per la condivisione delle politiche finalizzate al miglioramento della qualità dell'aria con la creazione di un logo unitario. Dello stesso ambito è parte l'iniziativa Attenti alle porte, per sensibilizzare la cittadinanza e gli esercenti a comportamenti ecosostenibili. Il nuovo logo sarà adottato per tutte le iniziative condivise. «Si tratta di una piccola ma importante azione ha spiegato l'assessore Chiara Gallani. Un lavoro iniziato nel 2018, fermatosi a causa della pandemia. Ora lo riprendiamo, proiettati verso la ripresa. Sarà nostro compito condividere questa proposta di logo con le associazioni di categoria».
Alberto Rodighiero
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Il Gazzettino