Nuovo Mediocredito, il bilancio migliora ma resta in rosso

Nuovo Mediocredito, il bilancio migliora ma resta in rosso
PRIMO BILANCIO PORDENONE Più 30% di nuovi impieghi nel primo trimestre...

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PRIMO BILANCIO

PORDENONE Più 30% di nuovi impieghi nel primo trimestre del 2019 rispetto all'anno precedente, un bilancio 2018 chiuso con un risultato positivo della gestione operativa (cioè ricavi da attività) per 6 milioni e l'auspicio di chiudere il bilancio in parità il prossimo anno, dopo che l'esercizio 2018 è finito con un rosso di 2,4 milioni per eventi straordinari. Un dato che comunque ha rappresenta il 95,34% in meno rispetto a quello del 2017. Sono questi i primi risultati della nuova vita di Mediocredito Fvg, che a luglio dello scorso anno è entrata a far parte del Gruppo bancario Iccrea, a seguito della cessione da parte della Regione del pacchetto di maggioranza, scendendo al 47 per cento. I numeri sono stati resi noti ieri in occasione dell'approvazione del Bilancio dal presidente, Alfredo Antonini e dall'amministratore delegato, Enrico Duranti. A rappresentare il socio Regione, l'assessore al Bilancio, Barbara Zilli. «Si apre questa nuova stagione della banca della nostra Regione che oggi fa parte di uno dei più grandi e solidi gruppi bancari italiani», ha affermato il presidente. È stato l'amministratore delegato Duranti a entrare nel merito dei numeri, spiegando che il passivo del 2018, i 2,4 milioni, «sono addirittura meno» di quanto il Gruppo Iccrea avesse messo in conto (5 milioni) quando ha chiesto alla Bce l'autorizzazione alla partecipazione all'aumento di capitale del luglio scorso. «Se non ci fossero stati eventi straordinari ha aggiunto Duranti già questo bilancio sarebbe stato in nero anziché in rosso», lasciando così prevedere quanto meno la parità per il prossimo documento contabile. A pesare «in modo rilevante», quest'anno, l'impatto negativo della variazione del valore della attività valutate al fair value e oneri straordinari relativi alla contribuzione straordinaria e ordinaria per il salvataggio di altre banche. La raccolta diretta si è attestata a 413 milioni, con un meno 7,9%. Sono cresciuti del 3,2% sul 2017 i proventi operativi netti e sono diminuite sia le spese amministrative (-3,25%), sia le spese del personale (-8,67%), in conseguenza dei contratti di solidarietà. La diminuzione dei costi, unita all'incremento dell'operatività e alla nuova compagine sociale, ha fatto sì che il Cet 1, indicatore di solidità patrimoniale, sia arrivato al 14,74%, +33,39% sull'anno precedente.

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Il Gazzettino