Nuova idea per le Ztl i permessi settoriali

Nuova idea per le Ztl i permessi settoriali
IL CASOTREVISO Non solo sono troppi, ma anche fatti male. I permessi per entrare in centro storico, seimila, sono sempre più nel mirino dell'amministrazione comunale. Andrea De...

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IL CASO
TREVISO Non solo sono troppi, ma anche fatti male. I permessi per entrare in centro storico, seimila, sono sempre più nel mirino dell'amministrazione comunale. Andrea De Checchi, vicesindaco con delega alle attività produttive, è la figura incaricata di esaminarli uno a uno. L'obiettivo dichiarato dal sindaco Mario Conte, e condiviso da tutta l'amministrazione, è quello di ridurli. Il sindaco lo ha ripetuto più volte: «Sono seimila con una popolazione del centro storico che non supera le settemila unità, tanti. Con numeri come questi non si può certo parlare di pedonalizzazione». De Checchi concorda, ma non ne fa una questione solo di numeri.

LA SVOLTA
«Il numero dei permessi lo ridurremo - conferma - ma il problema non è nemmeno questo. La questione è il tipo di permesso, che consente di circolare per tutte le zone a traffico limitato, non solo in quella dove una persona risiede o ha l'attività commerciale. Questo crea una viabilità interna molto disordinata». De Checchi ha quindi intenzione di portare un profondo cambiamento: i prossimi permessi saranno per zona, validi per un solo quadrante, che dovrà essere specificato. Questo, nell'ottica del vicesindaco, dovrebbe quanto meno razionalizzare la circolazione interna e risolvere un altro problema: l'eccessivo transito in Calmaggiore. «Adesso capita - continua De Checchi - che uno entri da ponte San Francesco, varco peraltro parzialmente aperto nei giorni feriali, e con il permesso dato perché residente in piazzetta Dolfin, faccio un esempio a caso, poi possa passare anche per il Calmaggiore. Ecco: questa cosa qui, che ha aumentato il traffico in quella zona dovrebbe essere pedonale, vogliamo eliminarla».
MENO AUTO ISTITUZIONALI
E poi c'è la mai risolta questione della sosta in Piazza dei Signori. In certe giornate si contano fino a venti auto lasciate attorno alla piazza. Anche qui è necessario un robusto taglio. L'idea che circola negli uffici comunale è di dare una stretta alla sosta istituzionale, oltre che ovviamente una regolata ai permessi di carico e scarico da effettuare utilizzando gli stalli appositamente ricavati. In poche parole alle auto delle varie forze dell'ordine, polizie locali o mezzi delle pubbliche amministrazioni che, per un motivo o per l'altro, devono partecipare alle periodiche riunioni convocate dalla Prefettura, verrà chiesto di utilizzare i parcheggi del centro. In piazza ci si potrà arrivare solo per questioni veramente eccezionali. Anche questa è un battaglia complicata, già affrontata dalla precedente amministrazione senza, però, risultati concreti.
LE LINEE DELLA MOM

Infine, il nuovo fronte, quello che sta emergendo in queste settimane: la volontà di eliminare la fermata dell'autobus che attualmente si trova in piazzetta Aldo Moro. Anche questo obiettivo lo ha indicato il sindaco Conte, ma senza porre dei limiti di tempo. La questione è delicata perché va a toccare l'equilibrio delle linee della Mom che passano per il centro storico. A un primo esame, la fermata potrebbe essere eliminata potenziando quella già presente in piazza Borsa. Bisognerebbe però trovare anche un altro tracciato per i bus che adesso per la piazza ci devono passare per forza. Il caso è allo studio e qualche soluzione, tra non molto, verrà presentata.
Paolo Calia
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Il Gazzettino