«Non se ne può più, il Comune dove è?»

«Non se ne può più, il Comune dove è?»
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LA PROTESTA
BELLUNO «Non se ne può più». Il consigliere di opposizione Francesco Pingitore (foto), paladino delle manutenzioni e della cura del verde pubblico, lancia un messaggio all'amministrazione in merito ai graffiti. «Da molti anni ormai sopportiamo questi continui attacchi dei writer le sue parole -, senza che si riesca a trovare davvero una soluzione. Questo perché il Comune non ha ancora avviato un'azione davvero incisiva, si parla e si parla ma si dovrebbe stare in strada di più per contrastare con immediatezza questi gesti di inciviltà». La scorsa settimana, dalle pagine di questo giornale, il cittadino Michele Sacchet aveva lanciato una proposta alla popolazione; quella di creare gruppi di volontari in ogni frazione per ripulire con costanza e velocità i graffiti, in modo da agire ogni volta ne compaia uno nuovo. Un'idea sposata pienamente da Pingitore secondo cui amministrazione e gruppi di volontari guidati dal responsabile comunale di Protezione civile Paolo Zaltron, potrebbero fare di più. «La pulizia dovrebbe essere continua riflette -, i volontari sono molto bravi ma dovrebbero essere guidati a intervenire sistematicamente quando si vedono nuove scritte sui muri. Bisogna dare più risorse a quelle squadre e il loro lavoro deve essere costante, non a spot. E l'idropulitrice di cui si è tanto parlato perché non la si vede in giro? È una Ferrari che teniamo in garage?». Al capogruppo in Consiglio comunale di Patto Belluno Dolomiti non piacciono nemmeno i murales realizzati a Lambioi e in via Alzaia da grandi artisti, nell'ambito del festival Clorofilla. «In quel modo si è offerto il fianco a chi vuole imbrattare i muri conclude -, sono in tanti a pensarla come me».

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Il Gazzettino