«Non possiamo impedire ai turisti di venire a Venezia: questa città rappresenta

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«Non possiamo impedire ai turisti di venire a Venezia: questa città rappresenta un sogno per tutto il mondo». Le parole sono di Amando Ballarin (in foto), presidente dello Skal...

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«Non possiamo impedire ai turisti di venire a Venezia: questa città rappresenta un sogno per tutto il mondo». Le parole sono di Amando Ballarin (in foto), presidente dello Skal Club Venezia che martedì scorso, durante la Giornata mondiale del turismo, ha organizzato un convegno a Ca' Rezzonico sul tema "Quanto dipende da noi il turismo di qualità?".

Ballarin, lei è stato direttore del campeggio Union Lido a Cavallino-Treporti e fino a poche settimane fa presidente di Assocamping) Chje ne pensa del "numero chiuso"?
«È impossibile da attuare. Il turismo non si può fermare soprattutto a Venezia che sta registrando una notevole crescita. Creare un modello di turismo sostenibile non è utopia: ci sono regole che vanno applicate. Serve solo la volontà».
È davvero sicuro che possa bastare?
«Occorre anche una maggiore informazione su come ci si deve comportare in centro storico. Ma l'informazione a dirla tutta è la vera pecca: a Punta Sabbioni non c'è alcun cartello informativo su cosa vistare a Venezia, figuriamoci se ci sono dei manifesti con il divieto di fare il bagno nei canali. Poi succedono situazioni quasi comiche con turisti che una volta arrivati a Punta Sabbioni o a piazzale Roma chiedono informazioni sul "bus" diretto a San Marco: è surreale».
E per integrare il turismo con la città?
«La politica, e mi riferisco anche alle istituzioni locali, deve fare la propria parte incentivando le attività storiche a rimanere aperte, mettendole in rete tra di loro: è un vantaggio per i residenti ma anche per gli ospiti perché così possono conoscere delle forme di turismo di alta qualità. Vanno sviluppati poi itinerari alternativi a quelli classici ma altrettanto suggestivi».
In tutto questo lo Skal come si pone?
«Stiamo promuovendo proprio interari alternativi a Venezia e nella laguna. Per esempio quello sviluppato dal tour operator Limosa che ha recentemente vinto il premio Turismo responsabile italiano e turismo cultura Unesco promuovendo un turismo responsabile nella laguna di Venezia: fare turismo sostenibile, anche culturalmente, è possibile».

Giuseppe Babbo

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Il Gazzettino