«Non era lui a guidare l'Audi gialla» Assolto l'unico in cella della banda

«Non era lui a guidare l'Audi gialla» Assolto l'unico in cella della banda
LA SENTENZAVENEZIA Non c'è prova che ci fosse lui a bordo dell'Audi gialla utilizzata in provincia di Padova e Vicenza per una rapina e due furti in abitazione. ...

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LA SENTENZA
VENEZIA Non c'è prova che ci fosse lui a bordo dell'Audi gialla utilizzata in provincia di Padova e Vicenza per una rapina e due furti in abitazione.

La Corte d'appello ha assolto, ieri sera, Vasil Rama, il trentottenne di nazionalità albanese accusato di essere l'autista della banda che per mesi, nel 2016, seminò il panico nelle strade del Nordest, tra fughe a folle velocità e corse in contromano in autostrada.
La sentenza è stata emessa dalla prima sezione penale, a conclusione di una lunga camera di consiglio: per l'assoluzione si è battuta il legale dell'imputato, l'avvocatessa Stefania Pattarello, la quale ha evidenziato come nessuno abbia visto e riconosciuto il suo assistito avvicinarsi o fuggire dai luoghi dove sono stati commessi i reati.
In primo grado, il Tribunale di Padova aveva condannato Vasil Rama a sei anni di reclusione. Contestualmente all'assoluzione, la Corte ha revocato la misura cautelare in carcere relativa a quella sentenza: il giovane albanese resta detenuto soltanto per finire di scontare la pena di due anni patteggiata a Venezia per i reati di ricettazione dell'Audi gialla rubata e per resistenza a pubblico ufficiale, in relazione ai blocchi delle forze dell'ordine forzati durante le fughe del 21 e 22 gennaio del 2016.
LA RAPINA
La rapina di cui era accusato risale al 16 gennaio, e sfociò in un conflitto a fuoco con i carabinieri: a Torreglia, sui Colli Euganei, in provincia di Padova, tre malviventi erano riusciti a penetrare in una villetta, dopo aver forzato una delle finestre del soggiorno. Quattro giorni più tardi, il 20 gennaio del 2016, sempre in tre entrarono in azione in provincia di Vicenza, prima in un'abitazione di Romano D'Ezzelino (bottino di circa 10 mila euro); subito dopo in una villetta di Cassola da cui riuscirono a trafugare gioielli, orologi, argenteria e denaro contante per un valore complessivo di 250 mila euro.
LE FUGHE TUTTA VELOCITÀ
Il successivo 26 gennaio, l'Audi gialla fu rinvenuta bruciata in mezzo un campo vicino a Treviso, dopo aver creato il panico per due giorni - 21 il 22 gennaio - riuscendo più volte a seminare le forze dell'ordine: prima a Prosecco, sull'Altipiano carsico; poi lungo l'autostrada A4, in un inseguimento iniziato al casello di Noventa. L'Audi riuscì a far perdere le tracce al casello di Montebello per poi ripiombare in A4 e fare inversione percorrendo so in contromano cinque chilometri del Passante, abbattendo la sbarra all'uscita di Spinea.
A conclusione di mesi di indagini furono i carabinieri, coordinati dal pm Stefano Ancilotto, ad individuare e arrestare Rama in Grecia, per poi ottenere la sua estradizione. Gli inquirenti avevano identificato anche i presunti complici, ma gli elementi non furono ritenuti sufficienti dal giudice per ottenere una misura cautelare.

Gianluca Amadori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino