«Non ci sono morti di serie A e B»

«Non ci sono morti di serie A e B»
IL CASOUDINE Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, onorerà la memoria del 25 aprile recandosi alla Risiera di San Sabba, l'area usata dai nazisti come campo di...

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IL CASO
UDINE Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, onorerà la memoria del 25 aprile recandosi alla Risiera di San Sabba, l'area usata dai nazisti come campo di prigionia dopo l'8 aprile del 1943 ed oggi monumento nazionale. Lo ha annunciato ieri a Udine dopo le polemiche sulla ricorrenza nate in regione e che porteranno a due manifestazioni distinte in Risiera: la prima alle 11; una seconda attorno alle 12, con esponenti di Anpi, Cgil Anppia, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti, Aned Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti e Arci. All'origine della divisione il fatto che nella cerimonia istituzionali non sia prevista la parola per un'esponente della Resistenza, come ha spiegato Fabio Vallon, presidente dell'Anpi Trieste. Sulla questione peserebbe, però, anche la polemica divampata sulla mozione approvata in Consiglio regionale per la negazione dei contributi pubblici a quanti negano o minimizzano il dramma delle foibe, un provvedimento che, se messo in atto, penalizzerebbe anche L'Istituto regionale per la storia del Movimento di liberazione in Fvg a seguito del Vademecum stilato per la Giornata del Ricordo. Situazioni e polemiche che «mi stimolano da andare alla Risiera», ha detto ieri Fedriga a margine dell'evento per la presentazione dei candidati del Carroccio alle elezioni europee. «Se sigle di sinistra ed estrema sinistra e l'Anpi, che continua a fare conferenze per negare le foibe, non vengono alla Risiera ha proseguito Fedriga -, evidentemente vogliono continuare a fare una memoria di parte, esclusiva e non inclusiva, che non cerca di riappacificare, ma di accendere gli animi. Non penso che ci siano morti o perseguitati di serie A o di serie B - ha concluso - e per questo sarò in Risiera il 25 aprile».

DEM
Ha avuto così una risposta anche il gruppo del Pd in Consiglio regionale, protagonista negli scorsi giorni di un botta e risposta sui social con il Governatore, dopo la pubblicazione del post del ministro Matteo Salvini con il mitra in mano. Anche i Dem in quell'occasione, avevano sfidato Fedriga sul 25 aprile, preannunciando la loro presenza «a Trieste in Risiera, a Udine, a Cervignano, a Monfalcone, a Pordenone».
LA CISL
Chi non vuole una doppia celebrazione domani alla Risiera è la Cisl Fvg, che sarà presente alla Risiera e preme per un evento unitario. «Mi auguro è l'appello del segretario generale, Alberto Monticco che Anpi, Cgil, Anppia, Aned e Arci facciano marcia indietro a partecipino alla manifestazione alla Risiera: i valori della resistenza non possono essere sfrattati da calcolo politico, antipatia, da un credo diverso e nemmeno essere banalizzati con superficialità, specie dalle istituzioni». Quello di Monticco è un appello carico di preoccupazione, poiché «per la mia storia personale e soprattutto per il sindacato che rappresento non posso guardare al riemergere di succhi gastrici che parlino di intolleranza, che indicano la solidarietà come malattia, che guardano con indifferenza ai tanti mali che ci segnano, inneggiando, nel contempo, al motto noi prima degli altri'. Come Cisl conclude il segretario generale Fvg condanniamo tutto questo, così come l'idea di dividere la Festa della Liberazione».

Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino