(L.M.) Nessun dietrofront dall'amministrazione comunale. «Siamo pronti ad una mobilitazione pacifica, ma continua. Non permetteremo che Padova si trasformi in una tendopoli per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il primo cittadino ribadisce come l'amministrazione sia al fianco dei residenti di corso Milano e dei familiari dei militari che abitano nel comprensorio della caserma Pradina. «Stiamo ricevendo continue segnalazioni e richieste d'aiuto: la maggior parte dei clandestini che arrivano in città, dopo poche ore, sfugge ai controlli e comincia a girovagare come zombie, importunando chi incontra sul suo cammino - continua Bitonci - L'ex caserma Pradina doveva diventare il parcheggio che avrebbe risolto i problemi di traffico e di accesso al centro. Chi la sta trasformando in una tendopoli, contro il volere della maggioranza dei padovani e senza alcun mandato popolare, ne renderà conto. Con operazioni come questa si massacrano il turismo, il commercio e l'economia della città».
«Siamo sommersi dalle proteste dei cittadini via social, mail e telefono - esordisce l'assessore alla sicurezza e alla polizia locale Maurizio Saia - La situazione è tipicamente italiana, c'è una totale mancanza di rispetto per le istituzioni cittadine non tenute in considerazione dalla Prefettura. Un hub in centro crea disagi a tutti i livelli, compresa la circolazione del traffico. Il viceprefetto, interpellato dopo che abbiamo fermato dei profughi, mi risponde: "Lei non si preoccupi"». E conclude: «Certo che ci preoccupiamo, i cittadini vogliono risposte e chiedono che finisca questa follia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino