«Nessun problema con il sindaco, attendo il mio successore»

«Nessun problema con il sindaco, attendo il mio successore»
«Non ho litigato con Luigi. Anzi all'ultima riunione di giunta ci siamo fatti una gran risata insieme. Per me è un problema però conciliare il lavoro con l'attività...

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«Non ho litigato con Luigi. Anzi all'ultima riunione di giunta ci siamo fatti una gran risata insieme. Per me è un problema però conciliare il lavoro con l'attività amministrativa, ho parlato al sindaco e stiamo valutando come e quando fare il passaggio di consegne».

Tra i sorrisi e gli abbracci con il sindaco Luigi Brugnaro, l'assessora Rossana Pavan ha confermato ieri mattina l'intenzione di lasciare la giunta, puntualizzando però che non esistono seconde motivazioni. A cominciare dalla difficoltà di operare con un "one man band" come Brugnaro, grandissimo e instancabile lavoratore, ma sicuramente anche una personalità piuttosto straripante. E per comprovare le difficoltà famigliari in conferenza stampa si è portata pure il marito.
Scavalcata diverse volte su materie di sua competenza? Niente di più falso, dice. «Non esiste alcuna delibera sui plateatici portata in Giunta - risponde - ma ci sono le proposte presentate da alcune associazioni di categoria che stiamo vagliando in questi giorni. Il tema dei plateatici, come quello delle manifestazioni lo stiamo trattando in team e fra noi non c'è nessun problema. La Lega, poi, in tutto questo non c'entra proprio nulla. Si tratta solo di motivi personali e familiari che già un mese fa avevo presentato al sindaco. Al momento - chiosa - le dimissioni non le ho ancora date e quando le darò ve lo farò sapere senz'altro. In ogni caso, non lascerò il sindaco e la giunta prima di aver trovato chi mi subentrerà e sarò io a gestire il passaggio di consegne».
Un punto di vista confermato in pieno dal sindaco.
«Io vedo una donna e una mamma - ha commentato - che ha avuto un atteggiamento serio e responsabile. Già da un mese ero a conoscenza della sua decisione, ma non c'è stata ancora alcuna lettera di dimissioni. Il cambio di vertice nell'assessorato ci sarà quando troveremo la persona giusta per la sostituzione. O meglio, lei se ne andrà quando lo vorrà».
Da un mese dunque si è aperto lo spinoso capitolo della sostituzione di un assessore chiave in una città come Venezia. Secondo gli accordi elettorali, il successore sarà una donna e della Lega. Tra i nomi è subito circolato quello di Giorgia Andreuzza, ex assessore provinciale al Turismo, esclusa alla prima ora nella corsa ad un assessorato.
«Andreuzza? Un bel nome - ha concluso il sindaco glissando senza sbilanciarsi - ora datemi anche gli altri. Sicuramente sarà una donna».
Tra le altre figure si parla anche di Francesca Da Villa (già segretaria della sezione di Mestre) e anche di una donna della squadra di Francesca Zaccariotto.
Il centrosinistra, invece, non si accontenta delle spiegazioni fornite attraverso la stampa e chiede al sindaco di riferire immediatamente in Consiglio comunale, augurandosi che non si renda necessaria una raccolta firme tra i consiglieri per chiederne una convocazione urgente.

«Non basta una nota stampa "stile Pravda" accompagnata da una marea di soliti tweet - attacca Nicola Pellicani, lista Casson - ad archiviare un fatto così grave. È noto che l'amministrazione fatica a relazionarsi con l'atteggiamento di Brugnaro, che possiamo tranquillamente definire "padronale". L'accentramento dei processi decisionali, il suo comportamento autoreferenziale generano un malcontento sempre maggiore, ora anche tra i componenti della maggioranza».
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Il Gazzettino