Nel fine settimana si concentra la metà delle vittime sulla strada

Nel fine settimana si concentra la metà delle vittime sulla strada
IL RAPPORTOUDINE La strage che, anche in Friuli, insanguina le strade nel fine settimana è nei numeri del 2018, impietosi e drammatici, messi in fila dall'Istat. È fra venerdì...

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IL RAPPORTO
UDINE La strage che, anche in Friuli, insanguina le strade nel fine settimana è nei numeri del 2018, impietosi e drammatici, messi in fila dall'Istat. È fra venerdì e sabato notte che si concentrano il 45,6 per cento degli incidenti notturni, il 52,9 per cento delle vittime e il 48,4 per cento dei feriti. Se in regione l'indice di mortalità dei soli schianti che avvengono di notte è di 4,3 vittime ogni cento incidenti, il tasso sale se si guardano i morti sulle strade extraurbane (l'indicatore è di 7,3 in Fvg, contro 2,7 registrato sulle strade urbane). In provincia di Udine, secondo i dati 2018 raccolti dall'Istat, l'indice di mortalità di notte è di 7,6, ma sale a 12,1 il venerdì notte, più del doppio della media regionale (5), e a 7,7 il sabato. Anche in provincia, i decessi si concentrano soprattutto sulle strade al di fuori dai centri urbani, dove nel 2018 il venerdì notte si è registrato un indice di mortalità di 21,4 (contro il 10,3 del Fvg) e il sabato notte del 10 (8,3 in Fvg), mentre sulle strade urbane l'indicatore, nelle notti del weekend, si ferma - si fa per dire - a 5,3.

I PUNTI A RISCHIO

L'incidentalità è alta in tutti i capoluoghi: nel 2018, si sono contati 20 decessi. Più di metà degli schianti si concentra nei poli urbani. Se poi si prende a riferimento anche l'hinterland, la percentuale sale all'89,4 per cento. In città, i punti più a rischio sono i rettilinei (dove si concentra in Fvg il 45,7% degli incidenti), ma lo stesso vale per le strade extraurbane (55,5%). In provincia di Udine nel 2018 in città il 48,2% dei sinistri è avvenuto sui rettilinei (337 incidenti su 699), il 18,5% ad un'intersezione e il 17,3% ad un incrocio. Sulle strade extraurbane, invece, la percentuale di schianti sui rettilinei balza al 60,7% (298 sinistri su 491), poi seguono gli incidenti in curva (19,4%). A Udine città l'anno scorso l'Istat conta 374 incidenti (3,8 ogni mille abitanti) con 6 morti e 484 feriti, vale a dire 46,7 feriti ogni 100mila abitanti. Ma, per restare in provincia, a Gemona quest'ultimo indicatore era di 469,6 e a Tolmezzo di 392,9. Fra i punti più critici, c'è la statale 52 Carnica. Anche se si guarda all'indice di mortalità (il rapporto fra il numero dei morti e il numero degli incidenti stradali con lesioni, moltiplicato 100, che a Udine era dell'1,6, contro l'1,9 di Pordenone e il 2,8 di Gorizia), balza agli occhi il 21,4 raggiunto a Tavgnacco, che ha visto 20,1 morti ogni 100mila abitanti (3 decessi su 14 incidenti). A Cividale ci sono stati 18 morti ogni centomila abitanti, a Codroipo 12,4. L'indice di lesività (ossia il rapporto fra il numero di feriti e la somma degli incidenti con lesioni, moltiplicato 100), se a Udine ha raggiunto 129,4, a Tolmezzo è balzato a 181,8 e a Gemona a 182,1. Rispetto al 2017, nel 2018 in regione gli incidenti sono diminuiti del 3,4 per cento (3.351 contro 3.468), come sono calati i feriti (del 3 per cento), ma purtroppo le vittime della strada sono aumentate dell'11,6 per cento (77 contro 69), in controtendenza rispetto alle percentuali nazionali, che vedono un decremento per tutte e tre le voci. In provincia di Udine l'anno scorso si sono contati 1.190 incidenti con 38 morti e 1.703 feriti, mentre nel 2017 i dati erano stati, rispettivamente, di 1.249, 34 e 1.773. Nel confronto con il 2017, purtroppo, anche la nostra provincia ha visto un aumento del 4 per cento dei decessi sulla strada, mentre rispetto al 2010 si è registrato un calo del 34,5 per cento.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino