Negozi etnici, 100 multe all'Arcella

Negozi etnici, 100 multe all'Arcella
I CONTROLLIPADOVA Da luglio alla fine di dicembre, sono state oltre cento le multe elevate dalla Polizia municipale nei confronti delle attività commerciali (soprattutto etniche)...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I CONTROLLI
PADOVA Da luglio alla fine di dicembre, sono state oltre cento le multe elevate dalla Polizia municipale nei confronti delle attività commerciali (soprattutto etniche) nella zona stazione-prima Arcella, piazza De Gasperi e via Belzoni. La revisione dell'ordinanza anti kebab dello scorso ottobre, dunque, non ha fatto venir meno i controlli sistematici nei confronti delle attività commerciali presenti nell'area più a rischio degrado di tutta la città.

La maglia nera va a un negozio etnico di via Trieste che, in sei mesi, ha collezionato la bellezza di 21 sanzioni legate a varie irregolarità. Una decina di sanzioni sono state poi totalizzate dal Pride Village in fiera. In questo caso, però, le multe hanno riguardato soprattutto la musica accesa ad alto volume oltre l'orario previsto dalla legge. In cima alla classifica degli esercizi commerciali più sanzionati, tra gli altri, un kebab in piazzale Stazione che ha collezionato 7 ammende e un negozio etnico in piazza De Gasperi che ha totalizzato 8 sanzioni. In sei mesi, poi, sono stati effettuati dai vigili 118 controlli nei confronti delle sale slot. In questo caso le multe elevate sono state 28. In 6 casi è scattata la sospensione dell'attività. Si sono registrati anche due sequestri degli apparecchi per il gioco. In questi sei mesi, poi, da questa zona non sono arrivate in Comune richieste di aperture di nuove sale slot, mentre eventuali altre aperture sono di competenza della questura.
L'altra sera, intanto, al patronato di San Carlo, il sindaco Sergio Giordani ha lanciato un piano anti degrado all'Arcella. L'amministrazione comunale punterà su implementazione dell'illuminazione pubblica, potenziamento del trasporto pubblico e sostegno ad attività socio-culturali. «Stiamo studiando la totale riconversione a led degli impianti d'illuminazione pubblica - ha detto il primo cittadino - Non solo la sostituzione dell'esistente con tecnologie più avanzate, ma anche nuovi impianti, perché l'illuminazione è fattore di sicurezza e di decoro urbano. Nelle priorità che stiamo studiando assieme a Hera vorrei agire al più presto proprio sul quartiere Arcella già nei prossimi mesi, magari illuminando alcuni edifici monumentali presenti nel quartiere e dando un nuovo aspetto alle direttrici principali».
Dall'illuminazione, Giordani è passato poi agli autobus. «Per il quartiere più popoloso della città, che è anche in qualche modo il più separato rispetto agli altri dai servizi centrali e dal centro storico, data la presenza della linea ferroviaria, è importante immaginare un rafforzamento dei collegamenti pubblici verso le zone strategiche - ha spiegato Giordanin - A breve presenteremo il nuovo piano delle linee urbane che si sommano al tram. Verranno implementate le corse e, magari, verrà aggiunta qualche linea».

«Come dico sempre - ha aggiunto il sindaco - la sicurezza si fa anche occupando con iniziative positive spazi che diversamente rischiano di scivolare nel degrado. La buona socialità caccia i delinquenti. Senza contare che un quartiere vivo è un luogo più felice per vivere ogni giorno con i propri cari, con tanti benefici anche per le attività commerciali. Studieremo stanziamenti straordinari per sostenere questi sforzi nelle zone periferiche. L'obiettivo è stimolare ed essere al fianco delle tante realtà che sono energia per Padova, sostenendo con fondi e mezzi centinaia di piccoli eventi rivolti a tutti, fuori dal centro storico».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino