Navi, spunta la soluzione provvisoria

Navi, spunta la soluzione provvisoria
IL CASOVENEZIA Comune e Regione insistono perché Marghera diventi la soluzione per le grandi navi, ma a Roma hanno bisogno ancora di tempo. E spunta l'idea di una soluzione...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
VENEZIA Comune e Regione insistono perché Marghera diventi la soluzione per le grandi navi, ma a Roma hanno bisogno ancora di tempo. E spunta l'idea di una soluzione provvisoria, anche se quale possa essere non è chiaro. «Stiamo arrivando a una soluzione definitiva, ma anche a una soluzione provvisoria» hanno precisato ieri fonti del ministero delle Infrastrutture.

TEMPI LUNGHI
Quando era venuto a Venezia il ministro Danilo Toninelli aveva cassato Marghera, annunciando una decisione tra Lido e Chioggia entro giugno e rilanciando anche l'idea di un referendum tra le due soluzioni. Siamo a luglio e servirà ancora tempo. Ora, sempre dal ministero delle Infrastrutture, ribadiscono l'idea di una consultazione pubblica, che potrebbe avvenire nelle forme previste dal codice degli appalti, ma prima dovrà essere licenziato il protocollo fanghi, che coinvolge il ministero dell'Ambiente, e il successivo piano morfologico delle laguna. Passaggi necessari anche per un eventuale scavo del canale Vittorio Emanuele, possibile soluzione provvisoria, ma che il ministero di Toninelli continua a ritenere «non prescelta». Passaggi che rischiano di far slittare qualsiasi soluzione.
VINCOLO IN ARRIVO
Ieri si è mosso anche il ministero dei Beni culturali, che aveva posto il vincolo sul Canale della Giudecca. Il ministro Alberto Bonisioli ha chiesto ai colleghi di Infrastrutture e Ambiente di indicare degli esperti per una commissione tecnica che dovrà «stabilire alcuni parametri sulla circolazione dei natanti nei canali sottoposti a vincolo».
TENSIONE ED EQUIVOCI
In questo quadro così incerto la tensione tra la Regione Veneto e il ministero della Infrastrutture resta altissima, ai limiti della incomunicabilità. Emblematico l'equivoco di ieri. Leggendo sui giornali di come la soluzione Marghera per le navi fosse stata inserita anche nel nuovo Piano regionale dei trasporti 2020-2030, lo staff di Toninelli ne aveva chiesto copia in Regione. Da qui, però, è partito un documento sbagliato, precedente al piano, estremamente sintetico e dove non si faceva cenno a Marghera. Un dettaglio immediatamente balzato agli occhi dello staff del ministero. Nel pomeriggio la scoperta e la presa atto dell'errore formale. E pensare che il ministro pentastellato Danilo Toninelli e l'assessore veneta leghista Elisa De Berti ieri mattina erano quasi fianco a fianco, seduti allo stesso tavolo a una riunione del pre-Cipe a Roma.

Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino