Nasce il nuovo piano casa Prima missione il recupero

Nasce il nuovo piano casa Prima missione il recupero
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IL DOCUMENTO
TRIESTE Sono otto le linee d'indirizzo per la casa in Friuli Venezia Giulia contenute nel nuovo Piano triennale, sintesi delle iniziative messe in campo dalla Regione e delle istanze sollevate dai cosiddetti Tavoli territoriali, in tutto 18 come le Unioni intercomunali, per mirare con migliore efficacia le azioni in ciascuna area. Sul piatto una sessantina di milioni dal 2017 al 2019, dei quali 22 già quest'anno.

Nei prossimi tre anni la Regione si muoverà prima di tutto proprio sulla scorta delle proposte che vengono dal territorio, puntando sul trittico tradizionale d'interventi pubblici (edilizia agevolata, convenzionata e sovvenzionata) non meno che sul social housing, sul recupero degli alloggi sociali, sull'acquisizione di alloggi proprietà del Demanio e, naturalmente, sulla risposta-casa che proverrà dalle Ater.
Il piano è stato portato ieri all'approvazione preliminare della Giunta regionale su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro. È già stato definito e condiviso dalla Regione con la Commissione regionale per le politiche socio-abitative, che lo ha approvato con parere unanime.
Fra le finalità generali che scandiscono il documento, oltre alla perdurante volontà di sostenere con contributi le famiglie che intendano acquistare la propria abitazione principale, figura l'incremento di alloggi di edilizia pubblica, ma anche la conferma del bonus-affitti per aiutare le persone in situazioni di disagio economico ad affrontare il pagamento del canone mensile.
La filosofia di fondo, già fortemente connotata nelle politiche regionali per la casa sviluppate in questi anni, è preferire alle nuove costruzioni - e dunque a un ulteriore consumo del suolo - il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistete, sia pubblico che privato. Il piano contempla, inoltre, la necessità di mettere in campo interventi capaci di migliorare e rendere effettiva l'accessibilità degli spazi abitativi, senza trascurare altre forme innovative del costruire e dell'abitare che recentemente hanno cominciato a delinearsi nelle politiche della Regione.
Per quest'anno, intanto la Giunta regionale ribadisce la sfida a raccogliere le proposte dei tavoli territoriali, puntando in prevalenza proprio sul sostegno a chi chiede di poter recuperare immobili esistenti, con l'occhio attento a premiare soprattutto le fasce di popolazione meno abbienti.

Infine l'edilizia convenzionata, che sarà uno degli assi portanti per le azioni da attivare nell'ormai vicino 2018: la Regione ha stabilito che in presenza di convenzioni finalizzate alla vendita di abitazioni, il sostegno pubblico sia attribuito in forma diretta agli acquirenti degli immobili. E tali acquirenti potranno essere individuati in una fase avanzata dei lavori edili.
Maurizio Bait
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino